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Benvenuti nel blog di Luca Rota. Uno che esplora paesaggi e poi scrive. O viceversa.

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COSE DA TENERE PRESENTI

Sabato 21 maggio, a Barzago:
Sabato 21 maggio, alle 14.30, avrò l’onore e il piacere di accompagnare Franco Michieli nella sua “passeggiata letteraria” per il ciclo Storie in quota. Racconti e discussioni tra libri e montagne organizzata a Barzago (Lecco) dal Comune e dalla locale Biblioteca. Si tratterà di una vera camminata, semplicissima e suggestiva, attraverso gli angoli naturali più affascinanti nel territorio barzaghese, impreziosita dalla guida di uno tra i più importanti scrittori d’avventura e esploratori italiani. Per saperne di più sull’evento, cliccate sull’immagine della locandina.

Oltre il confine. Narrare la Val San Martino

Da giovedì 11 novembre è disponibile nelle librerie un volume veramente importante e prestigioso sotto ogni aspetto, alla cui realizzazione è per me un onore e un piacere aver fatto parte: Oltre il Confine. Narrare la Val San Martino, opera dedicata a uno dei territori più emblematici della Lombardia (e non solo) e alla sua storia di ieri, di oggi e di domani, narrati in un modo innovativo, originale e multidisciplinare. Nel volume è presente anche un mio testo, intitolato Il “luogo” Val San Martino. Geografia, paesaggio, immaginario, identità: per una definizione presente e futura del Genius Loci della valle. Un testo di “viaggio” materiale e immateriale ma comunque affascinante, alla conoscenza intima della valle e della sua essenza. Cliccate sull’immagine lì sopra per saperne di più.

Hic Sunt Dracones

Hic Sunt Dracones è il libro d’artista realizzato da Francesco Bertelé e pubblicato da Postmedia—Books come opera integrante dell’omonimo progetto espositivo a cura di Chiara Pirozzi e in collezione al Museo Madre di Napoli. Il volume si struttura in una prima parte che raccoglie testi scientifici e saggi critici di approfondimento sui temi proposti dall’opera e una seconda parte ipertestuale e stratificata legata alla ricerca artistica di Bertelé al riguardo. Tra i saggi c’è quello da me elaborato, intitolato Hic absunt dracones (“Qui non ci sono i draghi”), che riflette in modo originale e assai letterario sul concetto di “confine”, sui suoi significati filosofici, antropologici, culturali, geografici e geopolitici e su come gli stessi nonché i vari intrecci che con essi vengono formulati producano visioni differenti e non di rado opposte del “confine”. Cliccate sull’immagine per saperne di più.

Dol dei Tre Signori

Dal 15 dicembre è disponibile la nuova guida escursionistica Dol dei Tre Signori, dedicata ad un itinerario montano e al territorio che attraversa tra i più belli delle Alpi italiane, e che ho avuto l’onore e il pregio di scrivere insieme agli amici e valenti colleghi di penna Sara Invernizzi e Ruggero Meles.
Nata su iniziativa della rivista “Orobie” e grazie al patrocinio di Italcementi HeidelbergCement Group, la guida è in distribuzione con il quotidiano “L’Eco di Bergamo” da martedì 15 dicembre, appunto, e successivamente con i quotidiani “La Provincia di Como”, “La Provincia di Lecco” e “La Provincia di Sondrio”. Non perdetevela: è bellissima, ve l’assicuro! Cliccate sulla copertina per saperne di più.

Tellin’ Tallinn. Storia di un colpo di fulmine urbano
«Il viaggio è la meta», si usa dire spesso. Ma qual è la meta di un viaggio autentico?

Tellin’ Tallinn. Storia di un colpo di fulmine urbano è il mio nuovo libro, edito da Historica Edizioni nella prestigiosa collana dei “Cahier di Viaggio”, diretta da Francesca Mazzucato; da marzo 2020 in tutte le librerie e negli stores on line.
Tallinn, l’affascinante capitale estone, è destinazione e fa da sfondo ad un particolare viaggio del protagonista, non solo geografico ma anche interiore. Inizialmente alla ricerca di un ricordo, il viaggiatore viene avvolto da un’intensa e avvolgente relazione con il luogo, capace di smuovere non solo i sensi ma anche il suo animo. Viaggiatore e luogo diventano così una cosa sola e un’unica meta. Cliccate sull’immagine per saperne di più!

Multimedia
Cliccando sull’immagine qui sopra potete accedere ai contenuti multimediali, audio e video, dei quali in qualche modo sono “protagonista” (conferenze, classrooms, dissertazioni varie) o lo sono i miei libri (attraverso presentazioni, interviste, podcast e letture), oppure altre cose con me di mezzo. Il tutto non troppo indegnamente, spero!

Tutti gli altri miei libri...tutti-i-libriCliccateci sopra per saperne di più...

Radio Thule è in stand-by!
Dopo la conclusione della stagione 2018/2019 di RADIO THULE, il programma è in stand-by! Ovvero, al momento è nel proprio “hangar radiofonico” a ricaricare le frequenze ma tornerà, sicuramente. Per non soffrire troppo di nostalgia ci sono le repliche delle varie puntate, ogni domenica alle 13 su RCI Radio, e c’è il podcast di tutte le stagioni, qui. Per il resto, seguite il blog e avrete ogni aggiornamento al riguardo. Stay tuned!

Articoli più recenti

  • Ultrasuoni #30: Simple Minds
  • Appartenere al punto di vista dei vagabondi
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  • Tentativi di giustificare l’ingiustificabile
  • Battiato + Sapienza
  • Belvedere con spaccio di ovomaltina
  • Leggere un libro camminandoci sopra

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Tag: catalogo

Si possono unire «Sapienza» e «Sogno»?

La sapienza, si sa, è una delle qualità dell’intelletto umano, della parte razionale e riflessiva dell’uomo; il sogno invece è l’espressione della sua parte irrazionale, quella apparentemente libera dal controllo dell’intelletto.
Si può dunque pensare di unire razionale e irrazionale ovvero «sapienza» e «sogno» in un’unica manifestazione tangibile?

Be’, a modo mio c’ho provato e sono riuscito: portando Davide Sapienza a Colle di Sogno! Ed è stato un momento particolarmente intenso, affascinante e per molti versi sorprendente, quasi magico, se si considera il fatto che accadde in una giornata autunnale di pioggia battente, a volte furiosa, meno che in quel paio d’ore durante le quali Davide, con le sue impareggiabili capacità coinvolgenti e sotto un cielo incredibilmente fattosi sereno soltanto sopra il borgo mentre tutt’intorno nuvole nerissime continuavano a stazionare minacciose, lesse ai presenti assai numerosi – nonostante la meteo inclemente, altra notevole sorpresa – alcuni brani del suo L’uomo del Moschel camminando con la mia “guida” tra le viuzze del borgo di Colle di Sogno che quel giorno, per le condizioni ambientali così particolari, pareva ancora più incantato del solito. Considerando peraltro che, una mezz’oretta dopo la conclusione dell’incontro, con tutti quanto già ripartiti verso le proprie case, ricominciò a temporaleggiare, non essendo più la pioggia “trattenuta” da quell’aura magica.

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È stato un momento che dovrò (dovremo) riproporre, spero al più presto, così che quella unione così particolare e emozionante possa nuovamente donare fervide emozioni a chi lo vivrà e ulteriore grande fascino a Colle di Sogno e al suo paesaggio, così mirabile che d’altro canto di “magia” ne sa generare sempre tanta di default. Se non ci siete ancora stati andateci, ogni momento e ogni stagione sono buoni: sono certo che mi darete ragione.

Scritto il 29 gennaio 202229 gennaio 2022Categorie Magazzino,OpinioniTag Albenza,alberi,ALPES,biografia,Bolis,borgo,boschi,burolle,caldarroste,camminata,Carenno,cartina,catalogo,Colle di Sogno,corriere,Davide Sapienza,editore,edizioni,evento,fascino,Forcella,foreste,foto,geologia,geopoeta,immagini,Jack London,L'Uomo del Moschel,libri,locanda,Luca Rota,magia,mappa,merenda,meteo,mistero,montagna,Monte Tesoro,nuovo,paesaggio,panorama,Pertüs,presentazione,Pro Loco,resilienza,sentieri,storia,strada,titoli,tramonto,Valcava,visitaLascia un commento su Si possono unire «Sapienza» e «Sogno»?

Il luogo più umano

[Foto di Nature_Shots da Pixabay.]

Un villaggio col suo Umland, il suo spazio vitale circostante, costituisce quasi sempre un paesaggio naturalmente percepibile, tutto abbracciabile con lo sguardo; ciò che non accade ad esempio per la città, a meno di osservarla dall’aereo o da una prospettiva che consenta di vedere e percepire il rapporto tra aggregato urbano e zona circostante di cui vive ed è centro. Anche per questo il villaggio è uno degli elementi meglio definiti del paesaggio umanizzato, il segno in sé più completo, il più facilmente interpretabile: in esso difatti si coglie in maniera diretta il rapporto uomo-natura, di cui emergono tutte le motivazioni più immediate, più elementari, e perciò anche più semplicemente umane, al modo di come i nidi sugli alberi ci possono indicare la condizione degli uccelli che li hanno costruiti.

(Eugenio Turri, Antropologia del paesaggio, Marsilio Editori, 2008, pag.215; 1a ed. 1974.)

In questo passo Turri, una delle figure fondamentali da conoscere e studiare per chiunque si interessi – in modo più o meno approfondito – di paesaggio, non sta dicendo che i villaggi sono luoghi “migliori” delle città, come potrebbe sembrare, ma sta spiegando una delle ragioni (antropologiche) fondamentali per le quali abbiamo la sensazione di vivere meglio nei villaggi piuttosto che nelle città. Non solo dunque perché nei villaggi c’è più Natura, aria pulita, meno pericoli in generale e quant’altro – d’altronde in città ci sono servizi, agi e spazi pubblici importantissimi per il buon vivere che un villaggio non può avere; è semmai una questione legata alla relazione che gli individui intessono con i luoghi in cui vivono ovvero all’identificazione reciproca di essi e con essi. Una relazione che è più semplice costruire nei paesi che nelle città e ciò proprio in forza di quanto osservato da Turri.

Così come il paesaggio è una costruzione della mente umana, anche l’abitare in esso è il frutto di una concezione intellettuale prima ancora di un adattamento a esso, che semmai ne rappresenta la conseguenza primaria. Più abbiamo coscienza del nostro abitare un luogo, più sappiamo intessere la relazione culturale con esso, più sentiremo di viverci bene e più contribuiremo a fare di quel luogo un buon posto dove vivere. Che sia un villaggio in una zona rurale o una grande area metropolitana: la sostanza è diversa (e diversi saranno i modi per strutturarla) ma in fondo il principio è lo stesso.

Scritto il 28 gennaio 202227 gennaio 2022Categorie Dixit,Opinioni,Paesaggi da vivereTag Africa,ambienti,antropizzazione,antropologia,architetti,Asia,benessere,Borghi,campagna,catalogo,Città,concetto,cultura,download,ebook,ecologia,Eugenio Turri,geografia,geografo,hinterland,identità,lavori,Lessinia,lettura,libri,luoghi,Marsilio,Monte Baldo,Natura,niclie rurali,nomadismo,non luoghi,opere,Paesaggi da vivere,paesaggio,paesi,pdf,percezione,progettazione,progetto,recensione,recensioni,relazioni,segni,spazio,stile di vita,storia,territorio,titoli,umanizzazione,Umland,uomo,urbanisti,viaggi,villaggi,villaggio,vivere bene,vivere meglio,Vorland,Weekend nel MesozoicoLascia un commento su Il luogo più umano

La superiorità

La maggior parte delle persone è così stupida che davvero non è un gran complimento dire che un uomo è superiore alle media.

[William Somerset Maugham, Taccuino di uno scrittore, traduzione di Gianni Pannofino, Milano, Adelphi 2021, pag. 27. Citato da Paolo Nori nel suo sempre illuminante blog, qui.]

«Ah, quel gran cinico di Somerset Maugham!» – forse dirà qualcuno di voi che conosce la corrosività di pensiero che ha reso celebri molti testi dello scrittore inglese. «Cinico? E se invece certo cinismo non fosse altro che la forma più radicale di obiettività?» magari qualcun altro di voi ribatterà, anche senza conoscere troppo quei suoi celebri testi.

Ecco.

Scritto il 23 settembre 202123 settembre 2021Categorie Dixit,OpinioniTag acquisto,Adelphi,aforismi,biografia,Books,catalogo,cinsimo,citazioni,complimenti,costumi,critica,ebook,epigrammi,frasi,Gianni Pannofino,Great Britain,intelligenza,ironia,letteratura inglese,libri,literature,maggioranza,media,minoranza,notes,Novecento,opere,persone,pessimismo,quotes,racconti,recensioni,romanzi,sagacia,saggi,sarcasmo,scrittore,sense of humor,società,stupidità,Taccuini,texts,titoli,Umorismo,William Somerset Maugham,works,writer1 commento su La superiorità

Uno schiaffo

Mi hanno dato uno schiaffo.
Ero alla finestra. All’improvviso per strada qualcosa ha fischiato.
Mi sono affacciato alla finestra e m’han dato uno schiaffo.
Mi son nascosto subito in casa. E adesso sulla mia guancia brucia, come si diceva una volta, una vergogna incancellabile.
Un dolore così grande per un’offesa l’ho provato prima solo una volta.
È stato così.
Una bellissima signora, figlia naturale di un re, mi aveva regalato un lussuoso quaderno.
Per me era una vera festa, per quanto bello era il quaderno. Mi sono seduto subito e ho cominciato a scriverci dei versi. Ma quando quella signora, figlia naturale di un re, ha visto che scrivevo in questo quaderno dei versi ha detto:
– Se io avessi saputo che lei avrebbe scritto qui i suoi versi mediocri, non le avrei mai regalato questo quaderno. Io pensavo che questo quaderno le sarebbe servito per ricopiarci le frasi utili e intelligenti che lei avesse letto nei libri.
Ho strappato dal quaderno i fogli con le cose che avevo scritto e l’ho restituito alla signora.
E adesso, quando mi han dato lo schiaffo alla finestra, ho sentito una sensazione a me conosciuta.
Era la stessa sensazione che ho provato quando ho restituito alla bellissima signora il suo quaderno.

[Daniil Charms, Disastri, traduzione e cura di Paolo Nori, Marcos y Marcos, 2011, pagg.111-112.]

Ecco come Charms, genialmente, nel raccontare delle sue poesie mediocri, scrive un pezzo dalla carica poetica fremente e maggiore di innumerevoli “poesie” pretese come tali ma invero deprecabili e deprimenti, e lo fa scrivendolo in forma di prosa. Un genio, appunto.

Scritto il 12 agosto 202111 agosto 2021Categorie DixitTag aforismi,Aleksandr Vvedenskij,articolo,biografia,biography,Books,brani,casi,catalogo,CCCP,chiesa ortodossa,citazioni,credere,credo,Cremlino,dandy,Daniil Charms,diari,dio,disastri,distanza,fede,frasi,funt,giudizi,Kazimir Malevič,letteratura,letteratura russa,lettura,letture,libri,lunghezza,Marco Y Marcos,Marcos y Marcos,Mosca,Novecento,opere,Ottocento,Paolo Nori,peso,phrases,poesie,poet,poetry,preghiera,pud,quaderno,quotes,rassegna stampa,Reading,recensione,riassunto,rivoluzione russa,romanzo,russe,Russia,russian literary,San Pietroburgo,Stalin,tempo,titoli,traduione,Unione Sovietica,unità di misura,URSS,Velimir Chlebnikov,volume,Wikipedia,works,writer4 commenti su Uno schiaffo

La Svizzera invitta

[Foto di aranha da Pixabay.]

La Svizzera non assomiglia ad alcun altro Stato sia per gli eventi che vi si sono succeduti nei vari secoli, sia per la situazione geografica e topografica, sia per le lingue differenti e le diverse confessioni religiose e l’estrema differenza di costumi che esiste tra le sue diverse parti. La natura ha fatto del vostro Paese uno Stato federale; volerla vincere non è da uomo saggio.

Così dovette concludere Napoleone Bonaparte con i delegati svizzeri convocati a Parigi il 10 dicembre 1802 in occasione dello scioglimento della “Repubblica Elvetica”, con la quale Napoleone cercò di sottomettere gli svizzeri della “Vecchia Confederazione” al dominio francese, fallendo miseramente e rinunciandovi dopo soli 5 anni. Tutt’oggi, dal 1291 ovvero da settecentrotrent’anni, la Svizzera resta invitta, da questo punto di vista.

Dunque, anche per ciò che vi ho appena raccontato: Alles Gute zum Geburtstag, Schweiz | Joyeux anniversaire, Suisse! | Bun Anniversari, Svizra! | Buon compleanno, Svizzera!

Scritto il 1 agosto 202130 luglio 2021Categorie MagazzinoTag 1 agosto,1291,Alpi,Alps,Bern,Cahier di viaggio,cantoni,carta,catalogo,celebrazioni,civiltà,Confederazione Elvetica,democrazia,diretta,download,ebook,Europa,facebook,Fëdor Dostoevskij,festa,festa nazionale svizzera,festeggiamenti,Geneva,Ginevra,Grütli,guida,Historica,instagram,Italia,L'Idiota,La bellezza salverà il mondo,laghi,libri,libro,live,Lugano,Luzern,mappa,Myskin,Napoleone,nazionale,paesaggio,Parigi,passi,pdf,Repubblica Elvetica,resort,romanzi,Schweiz,social,società,storia,streaming,Suisse,Svizzera,svizzeritudine,Switzerland,Ticino,treno,turismo,Vecchia Confederazione,viaggio,visit,web,Zurich,ZurigoLascia un commento su La Svizzera invitta

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