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Benvenuti nel blog di Luca Rota. Uno che scrive.

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Il nuovo libro, prossimamente
Sì, il mio nuovo libro! Uscirà a breve, sarà un ideale seguito di Lucerna, il cuore della Svizzera perché vi racconterà di un viaggio in una città non così “ordinaria” e turistica come altre ma non solo di quello, anzi, rispetto al precedente sarà parecchio differente pur partendo da un’origine simile. Un’evoluzione narrativa e tematica, ecco.
Se ne siete incuriositi e interessati, come spero, seguite il blog e a breve ne saprete di più. ;)

Dal 1 dicembre 2016, in libreriacop_lucerna-newNuova edizione, con altrettanto nuove visioni, narrazioni, suggestioni, meditazioni, fantasie… e un corredo fotografico inedito ed esclusivo. Cliccate sulla copertina per saperne di più!
Alice, la voce di chi non ha voce alice_book1_670 Pubblicato a marzo 2016, continua il successo di critica e vendite di Alice, la voce di chi non ha voce. Storia della radio più libera e innovatrice di sempre, il mio saggio sulla storia, la rivoluzione e il retaggio di Radio Alice a 40 anni dalla sua nascita.
Tutti gli altri miei libri...tutti-i-libriCliccateci sopra per saperne di più...

ALTA VITA, montagne & cultura
La sezione del blog dedicata ai progetti e alle attività di valorizzazione dei territori alpini da me curate nonché, in generale, a documenti e materiali vari sulla cultura delle civiltà montane.

Ultimi articoli:

  • 05/12/19: Feldkirch (Austria), un tunnel e la Convenzione delle Alpi.

Radio Thule è in stand-by!
Dopo la conclusione della stagione 2018/2019 di RADIO THULE, il programma è in stand-by! Ovvero, al momento è nel proprio “hangar radiofonico” a ricaricare le frequenze ma tornerà, sicuramente. Per non soffrire troppo di nostalgia ci sono le repliche delle varie puntate, ogni domenica alle 13 su RCI Radio, e c’è il podcast di tutte le stagioni, qui. Per il resto, seguite il blog e avrete ogni aggiornamento al riguardo. Stay tuned!

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Tag: monologo

Io credevo di aver viste cose…

«Io ne ho viste cose, anzi, credevo di aver viste cose che voi umani non potevate immaginarvi:
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
Poi sono giunto quaggiù, in questo posto chiamato Italia
e be’, accidenti, devo dire che ci son rimasto parecchio male,
dacché le cose che si vedono qui altrove nemmeno se le immaginano.
E tutti ‘sti italici accidenti non rimarranno nel tempo come lacrime nella pioggia,
semmai perdureranno più prosaicamente come (chiedo venia per il lemma) ca**i vostri, ecco.
È tempo di fuggire – il più lontano possibile da qui, da questa italiota gabbia di pazzi!»

P.S.: si veda questo post pubblicato quasi un anno e mezzo fa e già allora consono al momento. Ma ora, solo leggermente rivisto, lo è ancora di più. Ecco.

Scritto il 29 agosto 201929 agosto 2019Categorie (L.)Tag androide,assurdità,bis,Blade Runner,buon senso,Conte,crisi,governo,incarico,Italia,Lega,M5S,Mattarella,monologo,paese,pd,politica,psicodramma,replicante,Roy Batty,Rutger Hauer,società,teatrinoLascia un commento su Io credevo di aver viste cose…

Giorgio Gaber, 80

Ogni volta che ho l’occasione di rivedere e riascoltare Giorgio Gaber, resto sorpreso, sbalordito come la prima volta, meravigliato come se non l’avessi mai sentito infinite altre volte e come se non percepissi il bisogno di risentirlo altrettante volte. Accade di rado, e accade con quei personaggi dei quali capisci da subito il valore umano, la grandezza intellettuale, la genialità sagace e illuminante, la dote rara di ammaliarti e intrigarti facendoti ridere tanto quanto pensare, divertire e riflettere, svagarti e concentrarti, aprirti il cuore, lo spirito, la mente… Tutti elementi, questi, di un’energia vitale imperitura e intramontabile, quella che proprio i più grandi personaggi sanno emanare perennemente ed elargire a chiunque. Presenti sempre, fortunatamente; assenti giammai, necessariamente; rarissimi, tuttavia, per questo ancor più preziosi.

Oggi, Giorgio Gaber avrebbe compiuto 80 anni. Più che un grande personaggio, più che una figura oltre modo necessaria, un uomo, un artista, una voce, un intelletto essenziali: ieri, oggi e sempre.

Scritto il 25 gennaio 201925 gennaio 2019Categorie Magazzino,OpinioniTag 80,aforismi,anniversario,archivio,biografia,brani,canzone,canzoni,citazioni,Colli,Dario Fo,democrazia,destra,download,DVD,fondazione,foto,Giorgio Gaber,immagini,Jannacci,libero,libertà,libri,live,Milano,monologo,morte,nascita,olibri,pdf,pensiero,Piccolo Teatro,politica,quotes,RAI,RSI,Signor G,sinistra,spettacoli,Svampa,teatro,teche,testi,video,vita,Wikipedia,youtube1 commento su Giorgio Gaber, 80

Io ho visto cose… (italian remix)

«Io ne ho viste cose che voi umani credevo non potevate immaginarvi:
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
Poi sono giunto quaggiù, in questo posto chiamato Italia
e be’, accidenti, devo dire che ci son rimasto parecchio male,
dacché le cose che si vedono qui altrove nemmeno se le immaginano.
E tutti ‘sti accidenti non rimarranno nel tempo come lacrime nella pioggia,
semmai perdureranno, più prosaicamente, come ca**i vostri, ecco.
È tempo di fuggire – il più lontano possibile da qui!»

Scritto il 11 aprile 2018Categorie (L.),MagazzinoTag androide,Blade Runner,buon senso,crisi,Italia,monologo,paese,politica,replicante,Roy Batty,Rutger Hauer,società1 commento su Io ho visto cose… (italian remix)

Io ho visto cose che voi umani pure avete visto…

Io ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi…
Se non avreste – se non avessimo avuto gli occhi. Perché le cose che ho visto le avete viste pure voi, le vediamo tutti quanti, le possiamo non solo immaginare ma osservare, cogliere, comprendere. Sono cose a volte grandi ma più spesso piccole, pure minuscole, ma tutte quante fanno parte del mondo che viviamo e della vita che condividiamo, e ognuna di esse possiede quasi sempre una sua bellezza, un suo senso, un valore più o meno importante, qualcosa, insomma, che può catturare il nostro sguardo, attivare la mente, far battere il cuore e far vibrare l’animo…
Gli occhi li abbiamo tutti, e a volte basta semplicemente usarli, osservare il mondo, e non solo guardarlo, per cogliere tutta la grande bellezza che possiede, che in fondo è la manifestazione più immediata tanto quanto più significativa della sua vita. Inoltre, se il nostro sguardo funge da “strumento” di visione armonica e “simmetrica” alla mente e all’animo, come in ogni creatura intelligente dovrebbe essere, del mondo e della vita forse possiamo anche cogliere il senso profondo: qualcosa che non è affatto frutto di immaginazione ma è percezione e conoscenza vivida, nonché indispensabile, della realtà.
Se invece i nostri occhi sono aperti ma sostanzialmente orbi, non ci resta che immaginare ciò che non sappiamo “vedere” e comprendere come reale: innumerevoli cose svanenti, innumerevoli momenti di vita perduti nel tempo… come lacrime nella pioggia.

P.S.: avrete capito che l’input per tale post viene dal celeberrimo monologo dell’androide Roy Batty in Blade Runner.

P.S.#2: l’immagine in testa al post raffigura la costellazione di Orione; la stella gialla è Betelgeuse, ɑ della costellazione. Betelgeuse è un nome arabo che significa “la spalla del Gigante”: nel monologo originario in inglese, Roy Batty dice proprio «the shoulder of Orion», “la spalla di Orione”, espressione che invece nella traduzione italiana è diventata “i bastioni di Orione”.

Scritto il 25 ottobre 2017Categorie (L.),Magazzino,OpinioniTag Blade Runner,cos'è,costellazione,foto,immagini,io ho visto,mondo,monologo,Orione,osservare,realtà,Roy Batty,Rutger Hauer,sguardo,stelle,vedere,verità,video,visione4 commenti su Io ho visto cose che voi umani pure avete visto…
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