Negli ultimi giorni mi sono capitate sott’occhio, in differenti occasioni, alcune mappe dell’Italia in ognuna delle quali vi era un evidentissimo elemento comune: una zona geografica ben precisa colorata di rosso più diffusamente o più cupamente di altre, a segnalare un certo valore massimo rispetto a una determinata specificità oggetto di indagine e alle zone circostanti.
La mappa più recente, vista ieri, evidenzia la percentuale di consumo di suolo in base ai dati dell’Ispra; fate attenzione a quale sia la zona rossa più ampia e dal colore più cupo:
Questa prima mappa me ne ha ricordata un’altra vista pochi giorni fa, relativa alle temperature previste nell’ennesima ondata di calore in corso – che qualcuno, bizzarramente, ancora definisce “anomala”. Anche qui notate la zona più rossa di altre:
Infine mi sono ricordato di un’altra mappa, vista di recente. Indica la concentrazione di particelle inquinanti nell’aria, e di nuovo fate caso a quale sia la zona più rossa:
Capirete ora di quale elemento cromatico comune a tutte e tre le mappe, ovvero di quale solita zona geografica, vi stavo dicendo poc’anzi.
Ecco.
Potrebbe essere solo una inusitata coincidenza, certamente. Oppure no.
Comunque, a questo punto aggiungo una quarta mappa:
Indica la percentuale diffusa nel territorio di politici eletti e amministratori pubblici menefreghisti rispetto alle problematiche relative alle altre tre cartine e a tutto ciò che vi è di correlato. Vi sembrerà strano, inopinato, imprevedibile, incredibile, ma anche qui la zona più rossa di altre è sempre la stessa – ed è peraltro una mappa che resta immutata da decenni.
Che bizzarrissima “coincidenza”, non vi pare?