La sapienza, si sa, è una delle qualità dell’intelletto umano, della parte razionale e riflessiva dell’uomo; il sogno invece è l’espressione della sua parte irrazionale, quella apparentemente libera dal controllo dell’intelletto.
Si può dunque pensare di unire razionale e irrazionale ovvero «sapienza» e «sogno» in un’unica manifestazione tangibile?
Be’, a modo mio c’ho provato e sono riuscito: portando Davide Sapienza a Colle di Sogno! Ed è stato un momento particolarmente intenso, affascinante e per molti versi sorprendente, quasi magico, se si considera il fatto che accadde in una giornata autunnale di pioggia battente, a volte furiosa, meno che in quel paio d’ore durante le quali Davide, con le sue impareggiabili capacità coinvolgenti e sotto un cielo incredibilmente fattosi sereno soltanto sopra il borgo mentre tutt’intorno nuvole nerissime continuavano a stazionare minacciose, lesse ai presenti assai numerosi – nonostante la meteo inclemente, altra notevole sorpresa – alcuni brani del suo L’uomo del Moschel camminando con la mia “guida” tra le viuzze del borgo di Colle di Sogno che quel giorno, per le condizioni ambientali così particolari, pareva ancora più incantato del solito. Considerando peraltro che, una mezz’oretta dopo la conclusione dell’incontro, con tutti quanto già ripartiti verso le proprie case, ricominciò a temporaleggiare, non essendo più la pioggia “trattenuta” da quell’aura magica.
È stato un momento che dovrò (dovremo) riproporre, spero al più presto, così che quella unione così particolare e emozionante possa nuovamente donare fervide emozioni a chi lo vivrà e ulteriore grande fascino a Colle di Sogno e al suo paesaggio, così mirabile che d’altro canto di “magia” ne sa generare sempre tanta di default. Se non ci siete ancora stati andateci, ogni momento e ogni stagione sono buoni: sono certo che mi darete ragione.