Uno dei carnevali più particolari e affascinanti dell’arco alpino italiano tornerà in scena domenica prossima, 12 febbraio: è il Carnevale di Livemmo (nel comune di Pertica Alta in Valle Sabbia, provincia di Brescia), tra quelli più ricchi di suggestioni rituali ancestrali e di figure mascherate misteriose. Come la Vecia dal val, che in un articolo di qualche anno fa pubblicato su “Orobie” Paolo Doni descrisse così: «C’è questa figura, che non appare subito chiara: una donna, un’anziana, una contadina, il suo volto è marcato, caricaturale, da strega. Gira in tondo, al ritmo di musica. Le braccia sono occupate a tenere una grande cesta di vimini. E nella cesta non ci sono né fieno, né orzo, ma un vecchio. Anche il suo viso è una caricatura: la chioma bianca e scompigliata, le sopracciglia folte, la linea della bocca piegata in una smorfia di scherno.»
Se ne avete la possibilità andate a vedere il Carnevale di Livemmo: al netto della comprensibile “sagralizzazione” dell’evento, avrete la possibilità di osservare attraverso uno squarcio nello spazio e nel tempo e cogliere l’essenza più antica e mitologica della tradizione culturale delle Alpi, identitaria e referenziale per questa zona ma in fondo assolutamente emblematica dello spirito dell’intera catena alpina.