
Perdersi è una questione di metodo, richiede costanza, applicazione e una buona dose di scetticismo: i navigatori satellitari alle volte vanno contro l’evidenza. Per cui se la strada diventa poco più di una traccia nel nulla e lui continua a indicare ostinatamente quella direzione, qualche dubbio te lo devi far venire. Ma forse noi uomini del XXI secolo non siamo più abituati a guardare una mappa e a capire dove è l’Est e dove è l’Ovest, da tempo abbiamo abdicato al nostro senso dell’orientamento per la comodità oggettiva di un navigatore che ci porti da A a B senza badare a quel che sta in mezzo.
(Tino Mantarro, Nostalgistan. Dal Caspio alla Cina, un viaggio in Asia centrale, Ediciclo Editore, 2019, pag.45.)