[Per leggere l’articolo de “Il Dolomiti” cliccate sull’immagine.]Morgan – personaggio per molti versi controverso ma musicalmente tra i più colti del panorama artistico nazionale – ha mille ragioni per lamentarsi della «caduta agli inferi» generata dalla «musica dozzinale, orribile, da localaccio di Milano» degli apres ski sulle piste da sci, nel suo caso a Bormio dove si trovava lo scorso sabato 5 aprile. Ma allora perché lo stesso Morgan è andato a fare un concerto a 3000 metri, motivo per il quale si è recato nella località valtellinese?
Certo, il suo “Concerto per la Natura” è stata una performance di ben altra qualità musicale, solo pianoforte e voce, in un luogo già antropizzato e acusticamente contaminato. Ma pur sempre situato a 3000 metri di quota e all’ingresso del territorio del Parco Nazionale dello Stelvio, zona di massima tutela ambientale che di disturbi antropici dovrebbe registrarne il meno possibile – in realtà nessuno – oltre a quelli eventualmente già manifesti.
Insomma, se è vero che alcune cose, come molti apres ski ed eventi simili che palesemente se ne fregano del contesto naturale e ambientale nel quale si trovano e vi propongono un modello di fruizione ludico-ricreativa totalmente fuori luogo, sarebbe bene che svanissero da certi ambiti montani, forse è il caso che chiunque sia protagonista di circostanze similari accetti di fare un passo indietro al fine di alimentare la consapevolezza più ampia e definita riguardo la tutela dell’ambiente montano, vista poi la realtà climatica sempre più critica che le montagne devono e dovranno affrontare negli anni prossimi.
[Cima Bianca, punto più elevato raggiunto dagli impianti di risalita di Bormio, dove si è esibito Morgan. Immagine tratta da https://about.me/heaven_3000.]È (sarebbe) bene, e una volta per tutte, condividere collettivamente il pensiero che in montagna, e soprattutto in certi suoi luoghi, non si può fare tutto e in particolar modo fare un copia-incolla di cose concepite per altri ambiti e che con le terre alte non c’entrano nulla, anzi, vi si palesano come occasioni di disturbo, degrado e di offesa della specifica alterità identitaria montana rispetto agli altri spazi nei quali viviamo. Si può fare tantissimo, sui monti, ma non tutto. E a ben vedere, lo dico con tutto il rispetto del caso, anche un pianoforte a 3000 metri di quota può rappresentare un “disturbo” – insieme a tutto ciò che ha intorno. Già.
N.B.: ringrazio l’amico Antonello Fumagalli che mi ha segnalato questa cosa di Morgan a Bormio.
Come ampiamente rilevato dalla stampa internazionale, l’evento clou dell’estate 2024 è “VALMALEGGO”, la rassegna letteraria che tutti i lunedì fino al 19 agosto porta libri e autori di gran pregio nei rifugi della Valmalenco. Ieri è toccato a me godere del privilegio di constatare la gran bellezza della rassegna, presentando insieme a Marina Morpurgo e Michele Comi (e con l’ingombro frequente del segretario personale a forma di cane Loki) Montagne, l’atlante geomontano che ho curato per Topipittori, tra i larici accanto al Rifugio Gerli-Porro e ai piedi delle mirabili vette dell’alta Valmalenco.
Ringrazio di cuore tutti i presenti, a partire da Marina – peraltro curatrice della rassegna – e Michele, come sempre moooolto di più di una “semplice” guida alpina, poi Isabella Deria che ha nuovamente dimostrato di essere la libraia più d’alta quota della Valtellina, Maria Luisa Nodari che chi ha accolto in modo impareggiabile nel “suo” Rifugio Gerli-Porro, Angelo Costanzo che ci ha omaggiato di un reportage fotografico che manco Mapplethorpe (le foto che vedete sono sue, infatti), i larici del Ventina che ci hanno regalato ombre deliziose e cordialità silvestri e non di meno chiunque ha deciso di passare un po’ di tempo ad ascoltare cose di montagna grazie a un libro intitolato Montagne in mezzo alle meravigliose montagne malenche. Meglio di così non si può!
Grazie anche a Taylor Swift, che ormai s’è rassegnata a non veder più citato il suo “Eras Tour” come l’evento principale dell’estate 2024 – per tutti è VALMALEGGO, appunto – e voleva salire pure lei al Gerli-Porro ad ascoltarci ma per colpa delle date del tour non ha potuto e c’è rimasta un po’ male. Dai, Taylor: il programma di VALMALEGGO presenta ancora due appuntamenti… ce la puoi fare, vedrai!
Sapete qual è la montagna propriamente detta più alta della Terra? L’Everest, dite? No, sbagliato!
E qual è il paese europeo con più montagne? La Svizzera? Sbagliato di nuovo.
E sapete che l’altezza di una montagna cambia in base al punto dal quale la si misura? Impossibile! – penserete. Invece è possibilissimo.
E sapete che buona parte delle montagne della Terra è “invisibile”? Anche a chi possiede una vista perfetta, sì!
Sapete cosa è un guyot? Un animale? No. Un piatto esotico? No.
E un pericote? No no, non c’entra nulla con il peyote!
E lo sapevate che ci sono animali capaci di vivere stabilmente a oltre 6000 metri di quota? A parte lo Yeti, ovviamente!
Insomma: le montagne sono un mondo speciale nel mondo globale che tutti quanti abitiamo, ricco di cose meravigliose da vedere e conoscere e di tante altre cose che non si vedono e si conoscono poco o per nulla pur essendo assolutamente importanti. La loro scoperta e conoscenza non è un mero esercizio nozionistico ma un modo affascinante e spesso sorprendente per capire meglio il grande mondo delle montagne e comprendere quanto esso sia fondamentale per l’intero pianeta e per chiunque lo viva.
Se volete vivere questa straordinaria ed emozionante esplorazione Montagne, l’atlante geomontano illustrato edito da Topipittori, è il libro che fa per voi. Che voi abbiate sette anni oppure centosettantasette, la sua lettura vi catturerà e vi arricchirà: non soltanto di conoscenza ma anche, forse soprattutto, di considerazione nei riguardi della nostra Terra.
Montagne lo presentiamo lunedì 5 agosto alle 14.30 proprio in mezzo alle montagne, al Rifugio Gerli-Porro in Valmalenco, io insieme a Marina Morpurgo e Michele Comi nell’ambito della rassegna VALMALEGGO 2024. Dunque, se volete scoprire un sacco di cose interessanti – anche sulle montagne della Valmalenco, certo – e ancor più divertirvi parecchio, il mio consiglio caloroso è: non mancate!
Che poi vi sarà pure una sorpresa per i presenti… ma, appunto, se ci sarete vedrete e godrete! A lunedì!
[Immagine tratta da vetteebaite.it.]Il paesaggio è fatto di tanti elementi e non solo materiali, come il luogo che così denominiamo, ma pure immateriali come la luce, le ombre, i profumi, i suoni oltre alle emozioni che tutto ciò ci suscita. Non è un caso che proprio l’idea di paesaggio è quella che più di altre definisce il concetto di bellezza e viceversa: infatti anche la bellezza non è solo mera estetica oggettiva ma è molto di più, e molte altre cose.
Un luogo che manifesta mirabilmente questa relazione tra paesaggio e bellezza è il Monte San Primo: il quale non è solo una montagna ma è mille altre cose, materiali e immateriali. Ed è molto altro rispetto a quanto alcuni lo vorrebbero ridurre trasformandolo in un assurdo luna park sciistico, degradandone l’inestimabile valenza alpestre oltre che la grandi potenzialità ecoturistiche. Domenica prossima 4 agosto, alla Bocchetta del Terrabiotta, lì dove il San Primo unisce la visione spettacolare delle Alpi verso nord con quella vastissima della Pianura Padana a sud, c’è un evento che ve lo dimostrerà bene e con grande suggestione, per come saprà unire tanti degli elementi che formano sia il paesaggio del San Primo che la sua mirabile bellezza.
Lassù, all’ora del tramonto e in un luogo dal raro fascino, suonerà il “Quartetto sbagliato”, flauto e trio d’archi. Il tutto per perorare ancora una volta la difesa e la tutela del Monte San Primo da quelle scellerate turistificazioni proposte – il che rende il concerto ancora più imperdibile – con la cura dell’Associazione “Testa di Rapa” e l’egida del Coordinamento “Salviano il Monte San Primo”. Il ritrovo è alle 18.00 direttamente alla Bocchetta del Terrabiotta oppure alle ore 16.30 alla stazione FNM di Canzo per il carpooling.
Sarà una cosa veramente bella e emozionante. Non mancate!
Perché partecipare agli incontri di “VALMALEGGO 2024” con libri e autori nei rifugi della Valmalenco?
Ecco dieci buoni motivi (scelti tra i quattromilacinquecentosettantanove altri citabili) per rispondere a tale domanda:
Perché sì.
Perché i libri e gli autori presenti nei vari incontri sono veramente super.
Perché presentare libri e autori in rifugi a 2000 e più metri di quota è tanto insolito quanto intrigante e coinvolgente.
Perché i rifugi che ospitano gli incontri sono tra i più belli e accoglienti delle Alpi lombarde.
Perché i luoghi ove sono ubicati i rifugi del punto 4 sono tra i più belli e affascinanti delle Alpi Lombarde.
Perché nei rifugi del punto 4 ubicati nei luoghi del punto 5, oltre a tutto il resto, si mangia pure benissimo.
Perché i rifugi del punto 4 ubicati nei luoghi del punto 5 ove si mangia come da punto 6 si raggiungono con camminate facili su sentieri assolutamente agevoli, che peraltro vi faranno apprezzare ancora più il suddetto punto 6.
Perché lunedì 5 agosto al Rifugio Gerli-Porro vi saranno due persone che è sempre bello sentir parlare (di montagna, in primis) come Marina Morpurgo e Michele Comi a presentare un libro quanto mai consono, Montagne, l’atlante geomontano illustrato per bambini e ragazzi (che però solitamente lo leggono dopo che i genitori hanno finito di leggerselo ché glielo rubano, per quanto è bello) edito da Topipittori.
Perché stare in montagna ci fa sentire bene, e leggere libri in montagna ci fa stare benissimo.
Perché ciascun incontro vi regalerà un’esperienza divertente e interessante come poche altre, che vi ricorderete a lungo.
Ah, come vedete sulla locandina (cliccateci sopra per scaricarla in un formato grande e leggibile), il 5 agosto al Rifugio Gerli-Porri a presentare Montagne di Topipittori con Marina Morpurgo e Michele Comi ci sono anche io. E se ci sarete pure voi, sappiate che sarete ricompensati. Sul serio, non scherzo!
Dunque, ci vediamo lunedì 5 agosto in Valmalenco! Non mancate!