L’Italia come un “Truman Show”


Secondo me, potrebbero veramente aver ragione quelli che sostengono che l’Italia, in quanto istituzione, in verità non esiste più da un pezzo, trasformata in un gigantesco esperimento socio-politico attraverso il quale testare e gestire il comportamento di una comunità pubblica sottoposta a governi e assetti istituzionali sempre più scadenti e degradanti, al fine di elaborare conseguenti modelli di valore assoluto utili alla gestione di eventuali situazioni similari in paesi più evoluti.

Un po’ come quando si fanno i test di rottura dei materiali simulando le condizioni più critiche possibili, così da determinare limiti di sicurezza che siano ampi e dunque includenti nel relativo range una casistica altrettanto ampia e completa. Un Truman Show socio-politico su vasta scala, ecco, applicato al paese più adatto allo scopo in forza della sua scarsissima identità nazionale e dell’altrettanto pessima condizione della sua società civile. Già.

Col braccio fuori dal finestrino

Ora: so benissimo che dire a quelli che d’estate guidano la propria autovettura col braccio fuori dal finestrino che non possono ovvero non dovrebbero farlo è un po’come dire ai piccioni – o a similari specie di volatili – di non defecare sulla macchina appena uscita dall’autolavaggio. E so altrettanto bene che rimarcare a quelli che d’estate guidano la propria autovettura col braccio fuori dal finestrino che tale comportamento è punibile dal Codice della Strada comporta niente più che un’alzata di spalle, posto quanto qui ci si diverta a rispettare il meno possibile le regole civiche. Ma se a tutto ciò – ovvero a quelli che d’estate guidano la propria autovettura col braccio fuori dal finestrino infischiandosene di norme civiche, buon senso, sicurezza e quant’altro – si aggiunge pure l’andare a 35 all’ora su strade extraurbane, come se le strade stesse fossero a loro uso esclusivo e come se dietro non vi fosse una lunga colonna di altri automobilisti che vorrebbero andare un po’ più spediti, magari per proprie inevitabili ragioni di fretta, mentre quelli, del tutto imperturbabili, continuano a guidare come se fossero accomodati su una sdraio a motore sì da godersi l’arietta fresca sulle gote, beh… ecco, cari automobilisti col braccio fuori dal finestrino, sappiate che de da un lato il vostro comportamento fa cadere le braccia o, in alternativa, fa levare le braccia al cielo, dall’altro vi meritate numerose multe un tanto al braccio o, sempre in alternativa, qualcosa di più concreto elargito a pieno braccio. E non cercate alcuna solidarietà, è inutile: tanto, nel caso, ce ne resteremo con le braccia incrociate.

Ecco.