
Il Löwendenkmal. Soltanto la bella scultura d’un leone in una falesia rocciosa, verrebbe da dire. Ovvero, con meno superficialità, il monumento creato dallo scultore danese Bertel Thorvaldsen in memoria dei soldati svizzeri caduti in difesa del Re di Francia nella battaglia delle Tuileres, nel 1792. Comunque una sorta di mausoleo all’aperto come se ne possono trovare tanti, in giro per il mondo… Invece vi è di più. Un di più che non è da vedere e cogliere nello sguardo, ma da percepire e comprendere con lo spirito fin da quando ci si avvicina al minuscolo parco che cinge il monumento, e che quasi inaspettatamente ci si ritrova davanti, in mezzo al traffico e ai palazzi cittadini. (…) Mi reco al suo cospetto ogni volta che arrivo qui, entrando nel piccolo parco con passi lenti e leggeri, cercando di ignorare il vociare troppo rumoroso delle consuete comitive presenti che vi si approcciano come ad un’altra delle tante attrattive turistiche della città. Osservo la roccia scolpita in silenzio, scatto fotografie già scattate altre volte e ne sono consapevole, ma è come se cercassi ogni volta di catturare, attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, almeno un poco della sacralità che questo luogo emana, la quale non ha nulla di “religioso” – non in senso classico e ovvio – e che va oltre la sua precipua natura commemorativa per diventare qualcosa di più ampio, di più intenso e universale. Come se l’espressione triste e struggente del leone di roccia, realmente commovente alla massima potenza, raffigurasse ed esternasse in qualche modo tutta la malinconia del nostro mondo moderno, l’afflizione per quanto vi è in esso di deleterio, di sventurato, e lo sapesse fare – in ogni modo lo si osservi – senza alcuna vuota retorica qui, in una delle città più belle ovvero meno tristi, dacché dotata di così grande avvenenza urbana per ogni visitatore, dell’intera Europa.
(Pagg.61-64)

Luca Rota
Lucerna, il cuore della Svizzera
Historica Edizioni 2016
Collana Cahier di Viaggio
ISBN 978-88-99241-94-0
Pag.167, € 10,00
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Ho amato tanto questa parte!!!! Il tuo libro è da leggere 100 volte e non esserne mai sazi!
Caspita… 100 volte? Beh, grazie di cuore Faby, ma… Uhmmm… secondo me l’editore, piuttosto che una copia letta 100 volte, preferirebbe 100 copie* lette una volta!!!
*: per compratore, ovvio! 😀 😀 😉
L’editore è un egoista 😉😂😂😂😂😂😂
bello questo estratto dal tuo libro che merita di essere comprato da mille lettori distinti 😀
Poi ognuno invita altri mille lettori. Caspita che catena di Sant?Antonio di compratori. Editore egoista, autore felice.
Orso, saresti un agente letterario perfetto! 😀
Grazie!
(Eeeeh, lo so… con ‘ste temperature, niente letargo nemmeno quest’anno. Mmmm… 😉 )
avrei sonno ma il tempo è inclemente 😀
Agente letterario? Forse ma patirei la fame 😀
Patiresti la fame, certo, ma meno che a fare lo scrittore! 😀
E il tempo sì, è drammaticamente inclemente…
infatti non faccio lo scrittore. Avrei le pezze nel culo e il piattino in bocca 😀
Confido in un gennaio bello rigido, così posso dormire tra due guanciali 😀
Confido certamente anch’io! 🙂
Cioè, intendo dire… nel gennaio bello rigido, non che tu abbia le pezze al culo e il piattino in bocca, eh! 😀 😉
per fortuna no 😀 Sereno 2017 senza pezze nel culo e col piattino in bocca.
Altrettanto! E che il 2017 sia peggiore del 2018! 😀 😉
ci mettiamo avanti. E sia così!