Al summit virtuale sul clima convocato giovedì 22 aprile dal Presidente USA Joe Biden in occasione della Giornata della Terra, il leader del regime cinese Xi Jinping ha sostenuto che «Dobbiamo impegnarci per uno sviluppo verde, per un’economia sostenibile per le future generazioni», dicendosi poi certo e ribadendo che «lasceremo un mondo verde alle generazioni future».
Belle parole, vero?
Peccato che nel 2020 in Cina la crescita del carbone, che ormai pure i sassi conoscono come un combustibile fossile tra i più inquinanti in assoluto, ha compensato le centrali spente nel resto del mondo, portando al primo aumento globale della potenza da carbone dal 2015. La Cina realizzato 38,4 GW di nuove centrali a carbone nel solo anno scorso, pari al 76% del totale globale (50,3 GW). Non solo: ha anche 88,1 GW di energia a carbone in costruzione, e altri 158,7 GW sono stati proposti per essere realizzati nei prossimi anni.
“Belle parole” quelle là, proprio vero!
Meditate, gente, meditate. Anche e soprattutto quando state/starete acquistando qualche prodotto e vedete stampigliata sopra la scritta “Made in China”, già.
Luca hai ragione, ma tolto alcune “regioni” il resto della Cina versa in condizioni di povertà ho visto cercare di produrre carbone direttamente sul marciapiede in quello che per loro è un piccolo centro e per noi una grande città. Agglomerato di grattacieli vuoti perché inaccessibili per i costi,case e baracche.