
Mi ricordo come sono salite, più o meno cento giorni fa, passando la Crest la Gonda salendo in larghi giri, lamentandosi sempre. Si sono arrampicate ancora più su, dove crescono quei tre ultimi pini secchi e poi sono salite faticosamente sul Cuolm da Nuorsas e ancora più in alto, passando poco sotto al1’ometto, la lunga lunga fila senza fine né misericordia. Le prime scendevano già dall’altro versante, oltre l’ometto mentre le ultime stavano ancora giù sul Crest. I miei occhi vedevano centinaia e centinaia di dorsi bianchi che salivano in fila e mi ricordo ancora di aver detto alla mia cagna: «non tutte torneranno da quella valle».
[Leo Tuor, Giacumbert Nau. Libro e appunti della sua vita vissuta, Edizioni Casagrande, Bellinzona, 2008, traduzione di Riccarda Caflisch e Francesco Maiello, pag,121.]