Come la Regina Elisabetta

Non so se sia stato per qualche complimento ricevuto particolarmente caloroso, per gli sguardi irresistibilmente dolci di una cagnetta oppure per aver ottenuto il proprio nuovo record personale di pupù giornaliera o per chissà quale altro motivo, ma temo che Loki, il mio segretario personale a forma di cane, si sia un po’ montato la testa.

L’altro giorno, mentre ero in auto con lui dietro, si è piazzato sul sedile in modo da poter salutare i passanti lungo le strade percorse che nemmeno la Regina Elisabetta durante il Trooping the Colour o qualche altra simile celebrazione “regale”, d’un tratto lamentandosi con sonori abbai perché – ho dedotto, forse – stessi percorrendo vie con poco o senza pubblico. Che diamine, mica potevo violare le zone pedonale e a traffico limitato solo per soddisfare questa sua bizzarra fregola!

Chiedo agli amici che convivono con cani: è capitato pure a voi qualcosa del genere? Se l’avete risolta, come? Non è poi che i cani che manifestino tale smania pretendano pure una sontuosa carrozza trainata da cavalli per farla ancora più “seria”, vero?

Ecco, per sapere eh!

INTERVALLO – I “Bibliobus” d’una volta…

Si potrebbe pensare che i cosiddetti “Bibliobus”, ovvero le biblioteche itineranti diffuse un po’ ovunque sul pianeta, siano un’invenzione recente, derivata da un modello “contemporaneo” di gestione dei servizi culturali offerti al pubblico dalle istituzioni o, magari, più funzionalmente legata al nostro costante bisogno di mobilità rapida con cui raggiungere ed essere raggiunti da qualsiasi cosa – su ruote e tramite strade, soprattutto.
Invece no, o meglio: cosa recente lo è per l’Italia (pare che a “lanciarli” da noi fu il grande Luciano Bianciardi), ma nel mondo l’idea nasce ufficialmente addirittura nel 1859 in Inghilterra, e nel Novecento si sviluppa di pari passo con lo svilupparsi della tecnologia automobilistica, che dopo i mezzi militari riutilizzati offre configurazioni meccaniche sempre più adatte allo scopo. Nel video seguente (tratto da qui) trovate una bella carrellata di immagini che prova quanto sopra – oltre che provare come il fascino dei libri e della lettura non potesse non utilizzare da subito i veicoli a motore per spandersi ovunque fosse (e sia tutt’oggi) possibile!

INTERVALLO – Mannheim (Germania), “FaBio, das Bibliobike”

Un altro interessante e divertente esempio di mini-biblioteca mobile su mezzo non convenzionale: si chiama FaBio ed è il biblio-triciclo della Biblioteca Pubblica di Mannheim, in Germania, e per tutta la primavera e l’estate, nelle giornate di bel tempo, porta il suo carico di libri (e l’ombrellone rosso che lo identifica) per i parchi pubblici della città tedesca, ovviamente con un attenzione particolare verso i bambini ai quali sono riservati anche eventi, presentazioni e mini-shows a tema letterario.
3a4c4c369f1a518337942cf0127893e520120622_bibliobikeCliccando sulle immagini potete visitare il sito web della Biblioteca e saperne di più (in tedesco, ma varie parti del sito sono anche in inglese).