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Benvenuti nel blog di Luca Rota. Uno che esplora paesaggi e poi scrive. O viceversa.

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MONTAG/NEWS: Notizie interessanti e utili dalle terre alte


PISTE DA SCI APERTE SOLO IN PARTE MA SKIPASS A PREZZO PIENO

Montano le polemiche sulle tariffe nelle stazioni sciistiche svizzere, che per la scarsità di neve offrono solo una parte di piste aperte ma spesso vendono i propri skipass a prezzo pieno. Gli operatori dei comprensori sciistici difendono la scelta, che sarebbe giustificata dai costi di gestione comunque elevati nonostante l’apertura parziale delle piste, mentre le associazioni di difesa dei consumatori la criticano e guardano in modo negativo a questa evoluzione del mercato sciistico. Cosa accadrà invece in Italia, nell’imminenza delle vacanze natalizie?


LA VALPOSCHIAVO, UN MODELLO VIRTUOSO (E DA REPLICARE)

Un’indagine e una ricerca sviluppate nell’ambito del progetto di sviluppo regionale “PSR 100% (bio) Valposchiavo” nell’autunno del 2024, i cui risultati sono stati presentati in questi giorni, mettono in luce le peculiarità del “modello Valposchiavo”, territorio alpino marginale, poco turistificato e apparentemente “sfortunato” ma che ha saputo fare di necessità virtù e fortune, diventando un laboratorio di sviluppo socioeconomico alpino veramente esemplare e da imitare.


L’INEVITABILE SARCASMO ESTERO PER L’ITALIA “OLIMPICA”

Sembra proprio che uno degli “effetti collaterali” generati dall’ormai palese disastro organizzativo e gestionale delle Olimpiadi di Milano Cortina sia la costante attenzione dei media esteri rispetto a ogni episodio negativo che accade nelle stazioni sciistiche italiane: come ha fatto il “Times” britannico dando notizia della rabbia degli sciatori ad Arabba per la pessima qualità della neve sulle piste per il troppo caldo. Certo in alcuni media esteri non manca una certa dose di cinismo antitaliano, ma senza il disastro olimpico probabilmente la situazione sarebbe ben diversa.


MA QUINDI COS’È “MONTAGNA”, ALLA FINE?

Sul “Fatto Quotidiano” anche Marco Albino Ferrari torna a rimarcare l’importanza di definire cosa sia realmente “montagna”, al fine di elaborarne il futuro con piena cognizione di causa: una questione che nemmeno la recente riclassificazione del “DDL Montagna” sembra abbia risolto. «È arrivato il momento che i grandi media nazionali non ci raccontino più solo la montagna-Cortina, patinata e minoritaria, ma neppure che la descrivano come il luogo dei vinti da assistere, come un rimorchio passivo, luogo dimenticato a cui guardare con benevolenza e rassegnazione.»


TICINO: NIENTE NEVE, SCI GIÀ IN DIFFICOLTÀ

A poche settimane dall’avvio formale della stagione sciistica invernale, l’assenza di precipitazioni obbliga i gestori delle stazioni ticinesi a rinviare la data di partenza, mentre altri invece optano per un’offerta minima. «Le temperature sono troppo elevate anche per l’innevamento artificiale. […] «Oggi, se va bene, riusciamo a lavorare da fine gennaio, quando ormai le vacanze natalizie sono un ricordo» lamentano gli impiantisti della Svizzera italiana.

I MIEI ULTIMI LIBRI:

OLTRE IL GIURAMENTO. RACCONTI PER VISITARE PONTIDA

OLTRE IL GIURAMENTO. Racconti per visitare Pontida è il nuovo prestigioso volume della collana “Oltre”, dedicato al comune bergamasco della Val San Martino e al suo peculiare territorio: 568 pagine, 6 presentazioni, 13 saggi tematici, 6 contributi di appendice, il tutto corredato da documenti e immagini fotografiche inedite oltre che interamente tradotto in inglese. Contiene un mio saggio dal significativo titolo Psicogeografie pontidesi. Esplorando l’identità culturale del territorio di Pontida nella relazione interiore tra i Pontidesi e il suo Genius Loci.
Per saperne di più sul volume e su come acquistarlo, leggete qui.


MONTAGNE

Da marzo 2024 è finalmente disponibile in libreria Montagne, edito da Topipittori, con le fenomenali illustrazioni di Regina Gimenez e il testo del quale ho curato la revisione scientifica e l’edizione italiana.
Cosa sono le montagne? Come si formano? Perché hanno diverse forme e colori? Cosa sono le placche tettoniche? E, ancora, qual è la montagna più alta del mondo? Come si misurano le altitudini? A queste e altre domande lettori grandi e piccoli troveranno risposta in questo bellissimo libro-atlante ricco di contenuti e curiosità sull’ambiente montano e i fenomeni naturali della Terra.
Per saperne di più, cliccate qui.


IL MIRACOLO DELLE DIGHE

Da maggio 2023 è nelle librerie Il miracolo delle dighe. Breve storia di una emblematica relazione tra uomini e montagne, pubblicato da Fusta Editore. Lungo le sue pagine vi racconto un viaggio – poco tecnico, molto emozionale, sovente autobiografico e, me lo auguro, comunque affascinante – attraverso le Alpi osservandone il paesaggio da un punto di vista particolare e inaspettatamente “prodigioso”: quello offerto da alcune delle più grandi e importanti dighe alpine.
Per saperne di più, cliccate lì sopra sull’immagine della copertina.

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  • MONTAG/NEWS #10: sono accadute parecchie cose interessanti la scorsa settimana sulle montagne
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Tag: Torgny Lindgren

La scrittura della realtà, o la realtà della scrittura

In uno scritto sembra che accadano eventi. Ma c’è realmente qualche rapporto tra gli eventi e lo scritto? È lo scritto in sé un evento? O è un insieme infinito di eventi, compresi in piccoli segni sparsi, spesso neri su fondo bianco? E in generale, si verificano eventi nella realtà, eventi con un principio e una fine? Oppure vengono creati nello scritto con le sue frasi, i suoi paragrafi e capitoli, insomma come risultato dell’ordine e della chiarezza che esige lo scritto?

(Torgny Lindgren, La ricetta perfetta, Iperborea, 2004, pag.22.)

Se qualche giorno fa, in questo post, ponevo domande sul chi/cosa/quanto e perché dell’essere scrittori (o sul definirsi tali), in questo brano Lindgren pone domande altrettanto fondamentali (sia chiaro: non voglio certo pormi al suo livello, anzi!) sul rapporto tra realtà effettivamente accaduta e realtà scritta/narrata che, seppur qui riferite alla scrittura letteraria, detengono un valore immutato anche quando riferite ad altre scritture pubbliche. Per questo, sono domande fondamentali proprio oggi, nell’era del web e di social dove tutti scrivono di tutto e nessuno legge veramente, delle fake news ormai pandemiche, delle verità assodate ritenute false e delle falsità imposte come vere e indubitabili. C’è da meditarci sopra per bene, insomma, e cercare di formulare risposte valide e importanti. Già.

(Cliccate qui per leggere la personale “recensione” di La Ricetta perfetta.)

Scritto il 18 settembre 2018Categorie Dixit,Letteratura,OpinioniTag biografia,catalogo,citazioni,critica,cultura,edizione,facebook,fake,falsità,festival,foto,frasi,geo,immagini,Iperborea,letteraria,letteratura,life,Nord,nordica,perfetta,quotes,realtà,recensioni,riassunto,ricetta,romanzo,scandinava,Scandinavia,scrittore,scrittura,scrivere,senso,site,social,Stockholm,Sverige,Svezia,Sweden,Torgny Lindgren,valore,verità,webLeave a comment on La scrittura della realtà, o la realtà della scrittura

Torgny Lindgren, “La ricetta perfetta”

Che può mai succedere di interessante, al punto da far notizia su un giornale, in un territorio del profondo Nord della Svezia nel quale minuscoli villaggi di poche case giacciono dispersi in mezzo a foreste infinite, innumerevoli laghi, acquitrini, torbiere e misteriose montagne, un territorio per di più infestato dalla tubercolosi negli anni appena successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando nemmeno la oggi opulenta Svezia se la passava tanto bene, soprattutto nelle sue aree rurali? Niente. E come può dunque svolgere adeguatamente il suo lavoro il cronista d’un quotidiano di stanza lassù, se non c’è sostanzialmente nulla da scrivere e raccontare? Non può, è presto detto. Se non inventandosi di sana pianta notizie da riferire ai lettori del suo giornale. D’altro canto – lo sappiamo bene noi, uomini contemporanei viventi nell’epoca delle fake news – a volte c’è molta più falsità nelle presunte “verità” diffuse dai media che in certe invenzioni della fantasia tuttavia dotate d’una propria evidente logica… Se poi quei racconti, ancorché fantastici, diventano la narrazione niente affatto metaforica d’un territorio, della sua gente, dei paesaggi, del tempo vissuto e di esistenze ordinarie eppure simboliche, della cultura e dell’identità di esso, la loro valenza letteraria e socioculturale s’accresce oltre modo, rendendo il confine tra realtà e invenzione del tutto evanescente o, addirittura, superfluo.
In ogni caso, se queste sono le fondamenta su cui tutto il resto si regge, il grande scrittore svedese Torgny Lindgren mette nel suo romanzo La ricetta perfetta (Iperborea, 2004, traduzione di Carmen Giorgetti Cima, postfazione di Luca Scarlini, orig. Pölsan, 2002) moltissimo di più, costruendo una narrazione che si muove su diversi piani spaziali, temporali e tematici e facendone un’ennesima opera assolutamente particolare nel già alquanto originale panorama letterario scandinavo moderno e contemporaneo […]

(Leggete la recensione completa di La ricetta perfetta cliccando sulla copertina del libro lì sopra, oppure visitate la pagina del blog dedicata alle recensioni librarie. Buona lettura!)

Scritto il 17 settembre 2018Categorie LettureTag biografia,catalogo,critica,edizione,facebook,festival,foto,geo,immagini,Iperborea,letteraria,letteratura,life,Nord,nordica,perfetta,recensioni,riassunto,ricetta,romanzo,scandinava,Scandinavia,site,social,Stockholm,Sverige,Svezia,Sweden,Torgny Lindgren,webLeave a comment on Torgny Lindgren, “La ricetta perfetta”

Della nobile arte del “creare frasi”

Quando si fa una frase, si è totalmente liberi. Una frase che solo sé stessa. Creare frasi e ciò che vi è di più alto e più nobile nella vita dell’uomo. Molti vivono per ottanta o novant’anni senza produrre una sola frase.

(Torgny Lindgren, La ricetta perfetta, Iperborea, 2004, pag.59.)

Non solo ha ragione, Lindgren, nell’affermare quanto sopra, ma suggerisce pure un’ottima e virtuosa definizione di chi sia in verità uno “scrittore”: colui che nello scrivere frasi, ovvero attraverso la scrittura che produce, riesce a essere realmente libero.
In effetti, quanti di noi che scriviamo sappiamo essere veramente liberi, quando lo facciamo? Liberi nel senso più completo e profondo del termine, nel senso più culturale, antropologico, umano, liberi da qualsivoglia condizionamento, influenza, pretesa, presunzione, interesse mero e particolare, emulazione? Quanti?
Per carità: non che sia esecrabile sottostare a tutto ciò (lo è semmai il non produrre frasi, come osserva Lindgren) ma, appunto, forse con l’essenza più pura dell’arte letteraria (e la letteratura in quanto arte, come tutte le altre arti, o è plagio o è rivoluzione – Gauguin dixit), che è segno ed effetto della libertà creativa assoluta, tutto questo non c’entra molto.

(Cliccate qui per leggere la personale “recensione” di La Ricetta perfetta.)

Scritto il 14 settembre 2018Categorie Dixit,Letteratura,OpinioniTag biografia,catalogo,citazioni,critica,cultura,edizione,facebook,festival,foto,frasi,geo,immagini,Iperborea,letteraria,letteratura,life,Nord,nordica,perfetta,quotes,recensioni,riassunto,ricetta,romanzo,scandinava,Scandinavia,scrittore,scrittura,scrivere,senso,site,social,Stockholm,Sverige,Svezia,Sweden,Torgny Lindgren,valore,web2 commenti su Della nobile arte del “creare frasi”
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