Sia noto dunque a tutti, che gli uomini della valle di Uri, la comunità della valle di Svitto e quella degli uomini in Untervaldo, considerando la malizia dei tempi ed allo scopo di meglio difendere e integralmente conservare sè ed i loro beni, hanno fatto leale promessa di prestarsi reciproco aiuto, consiglio e appoggio, a salvaguardia così delle persone come delle cose, dentro le loro valli e fuori, con tutti i mezzi in loro potere, con tutte le loro forze, contro tutti coloro e contro ciascuno di coloro che ad essi o ad uno d’essi facesse violenza, molestia od ingiuria con il proposito di nuocere alle persone od alle cose. Ciascuna delle comunità promette di accorrere in aiuto dell’altra, ogni volta che sia necessario, e di respingere, a proprie spese, secondo le circostanze, le aggressioni ostili e di vendicare le ingiurie sofferte. […]
Dal Patto confederale o Lettera di alleanza (in tedesco Bundesbrief) che documenta l’alleanza eterna o lega dei tre cantoni forestali (in tedesco Ewiger Bund der Drei Waldstätten), ovvero l’unione dei tre cantoni dell’odierna Svizzera Centrale che si formò ai primi di agosto dell’anno 1291. Viene chiamato anche Patto del Grütli, dal nome del luogo dove venne stipulato, e convenzionalmente sancisce la nascita della Prima confederazione elvetica.
Insomma, ciò per dire che oggi è il 1 agosto, festa nazionale: auguri Svizzera!*
(*: e, mi permetto di rimarcare, posso ben dirlo io che sulla Svizzera e su una delle sue città più emblematiche c’ho scritto un libro!)