Benvenuti nel blog di Luca Rota. Uno che esplora paesaggi e poi scrive. O viceversa.
Risparmiare acqua ovunque, per la prossima estate
[Il Po in secca, la scorsa estate 2022. Immagine tratta da qui.]«Massimo Sertori, assessore regionale (della Lombardia, n.d.s.) agli enti locali, alla montagna e alle risorse energetiche, ha chiesto a tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’acqua, specialmente alle aziende energetiche, di trattenerla il più possibile. I gestori degli invasi che alimentano le centrali idroelettriche non potranno rilasciare l’acqua, ma dovranno accumularla in vista dei prossimi mesi.»
Così si può leggere in un articolo pubblicato mercoledì 8 febbraio 2023, su “Il Post”, nel quale si racconta del rischio che anche nella prossima estate si ripresenti una carenza di acqua e una siccità pari se non peggiori a quelle riscontrate nell’estate 2022, in forza delle scarse precipitazioni che si continuano a registrare sulle Alpi e nel Nord Italia.
[Il bacino idrico a servizio dell’impianto di innevamento artificiale delle piste da sci dei Piani di Bobbio, in Valsassina. Immagine del 2 febbraio 2023, presa da qui.]Dunque, di logica dobbiamo aspettarci che pure dai tanti bacini artificiali di accumulo idrico presenti nei comprensori sciistici delle Alpi italiane (una riserva d’acqua nel complesso piccola ma oltre modo preziosa) non verrà più pescata acqua per innevare artificialmente le piste così da poterla conservare e rendere disponibile nel possibile caso di una nuova emergenza idrica, proprio come di recente ha dichiarato Valeria Ghezzi, la presidente di ANEF ovvero l’associazione che riunisce gli impiantisti. Vero? O no?
P.S.: chiunque sostenga che la produzione di neve artificiale non spreca acqua in quanto, una volta sciolta, la stessa torna disponibile in ambiente (motivazione sovente addotta dai gestori degli impianti a loro difesa), legga qui.