Cercare di ragionare razionalmente e civilmente con certe persone – in particolare su certi argomenti, politici ad esempio, e soprattutto con certe persone sostenitrici di certi schieramenti politici – è diventato pressoché impossibile. E non cercando di imporre loro la propria idea, anzi, accettando pure l’ipotesi che possano avere ragione ma, appunto, chiedendo un confronto civile, aperto, obiettivo e basato su cose concrete e reali – su autentici fatti oggettivi, non su mere belle parole. Impossibile, appunto: la chiusura mentale, in ogni senso, che tali individui manifestano è sconcertante e raccapricciante, una sorta di ulteriore inopinata involuzione dell’analfabetismo funzionale e della dissonanza cognitiva che mina la loro lucidità mentale.
D’altro canto, costoro con le loro non idee sono pure arroccati dentro muri che essi credono solidi e invece sono fragilissimi, fatti di polvere che con un nonnulla può essere spazzata via. Se non se ne rendono conto, se non capiscono che ogni idea, qualsiasi idea che si voglia manifestare, deve essere basata sulla logica, sulla coerenza e sulla realtà effettiva altrimenti non è affatto un’idea ma una mera e pericolosa idiozia, sarà solo loro malgrado. Checché si credano tanto forti e sicuri, spariranno alla svelta implodendo in se stessi e colmando di macerie il vuoto che si sono creati dentro.
Non ci vuole – non ci vorrebbe – tanto per capire ciò, basta (basterebbe) usare il cervello.
Eh, appunto.