Ci sono tre cose che può fare una donna per uno scrittore russo. Può preparargli da mangiare. Può credere sinceramente al suo genio. E infine, può lasciarlo in pace. A proposito, la terza cosa non esclude le prime due.
(Sergej Dovlatov, La valigia, Sellerio Editore, Palermo, 1999-2017, traduzione di Laura Salmon, pag.115.)
Mogli, fidanzate, conviventi, compagne, amanti, partner di varia natura degli scrittori di tutto il mondo: unitevi! Che, senza dubbio, se (quaggiù in Italia, in particolare) stavate con un politico, un web influencer o un calciatore avreste vissuto meglio, certamente più spensierate. Ma si sa, non si può chiedere e ottenere tutto dalla vita. Consolatevi, dunque (e, nel caso il vostro partner vi faccia leggere il suo ultimo manoscritto e voi trovate che sia una boiata assoluta, diteglielo, per favore!)
Può fare quelle tre nobili cose, ma nessuna è stata figa come la moglie di Tolstoj che si ricopiò a mano Guerra e Pace SETTE VOLTE. 😎😃
Caspita, Lucy… Non sapevo che Tolstoj avesse un conto in banca così ingente… 😀 😛 😉
le peggio messe sono le donne dei registi… tipo la vita di Alma Reville con Alfred.
Dici? Immagino poi la vita domestica… lei che, per una volta che lui è a casa, gli porta la colazione a letto, e lui “No, non va bene. Cambia espressione, e cammina più lentamente, ok? Bene, ripartiamo… azione!” – così per 35/40 volte. 😀
grande saggezza
Sì, lo ha detto pure l’amante della moglie dello scrittore. 😀 😉
voglio intervistarla