Siete favorevoli o contrari alla costruzione di nuove grandi dighe sulle Alpi?

[Il cantiere della nuova diga di Spitallamm, nei pressi del Passo del Grimsel sulle Alpi svizzere. Immagine tratta da www.grimselstrom.ch.]
Negli articolati dibattiti sui temi del cambiamento climatico e della transizione ecologica, quello delle energie rinnovabili è certamente tra i più dissertati e in esso, per diversi motivi ma soprattutto in forza dei recenti periodi di siccità (che peraltro ora interessano il sud Italia), lo sono divenuti alcuni progetti, vecchi e recenti, di realizzazione di nuove grandi dighe nelle valli alpine (Moiola, Combanera e Pont Canavese in Piemonte, Vanoi tra Trentino e Veneto, Valcellina in Friuli-Venezia Giulia, per citarne alcuni): per produrre energia idroelettrica pulita e rinnovabile, per creare riserve idriche utili in caso di future siccità, per aumentare le difese idrauliche rispetto agli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti. Tutti vantaggi innegabili per i territori interessati ma a fronte di non meno irrefutabili svantaggi: impatti paesaggistici, ecologici e ambientali locali pesanti, costi elevatissimi (fino a 1 miliardo di Euro a impianto) con periodi di ammortamento molto lunghi, efficacia condizionata dallo stato delle reti di distribuzione idrica a valle delle dighe, che in Italia perdono quasi metà dell’acqua immessa (42,4%, da ultimi dati Istat; in certi territori alpini anche di più).

Posta tale situazione generale (che ho riassunto rapidamente ma, spero, compiutamente), vi chiedo: che ne pensate voi? Siete favorevoli o contrari alla costruzione di nuove dighe sulle Alpi? I vantaggi sono maggiori degli svantaggi o viceversa?

[Favorevoli e contrari al progetto della diga sul Vanoi. Cliccate sull’immagine per ingrandirla.]
Prossimamente, grazie ad altri significativi contributi, approfondirò il tema, al quale sono ovviamente sensibile per averci scritto sopra un libro (Il miracolo delle dighe, sì, anche se racconta molto altro sulle dighe delle Alpi) e che risulta senza dubbio tra i più emblematici riguardo il futuro non solo delle nostre montagne e delle comunità che ci abitano ma di tutto il paese.

3 pensieri riguardo “Siete favorevoli o contrari alla costruzione di nuove grandi dighe sulle Alpi?”

  1. Non sono in grado di darti una risposta. solo l’idea di grandi dighe sulle Alpi mi fa orrore, ma credo anche che la siccità sarà un problema sempre più grave nel futuro. In effetti forse la cosa più corretta sarebbe rifare tutte le tubature italiane, ma il costo penso sarebbe insostenibile!

  2. Dobbiamo soppesare i pro e contro, perché due sono i problemi da affrontare: l’emergenza siccità e la transizione dal carbone fossile ad altre fonti energetiche.

    La siccità si affronta, e i tempi sono lunghi, creando bacini di raccolta dell’acqua da erogare quando è insufficiente. Poi citi che le nostre conduttore annafiano terreni inutili, visto che le perdite nel trasporto sono elevate. Quindi il problema si raddoppia. Costi di costruzione e costi di manutenzione delle condotte d’acqua.

    La transizione ecologica si pianifica e non s’inventa. Come possiamo sostituire carbone, petrolio con altro meno inquinante? La strada è stretta e non sempre agevole. I parchi eolici non sono a costo zero né a inquinamento zero. Chi lo afferma è un bugiardo. Stesso discorso per parchi fotovoltaici. L’uso di nucleare di ultima generazione ha tempi di realizzo lunghissimi e costi elevatissimi. E comunque sono inquinanti, nonostante le smentite, e richiedono impianti super sicuri. Le dighe hanno le problematiche che hai descritto con maggior competenza rispetto a me. Aggiungerei un’altra cosa: il trasporto dell’energia elettrica dalle Alpi alla pianura ha le stesse perdite delle condotte d’acqua. L’ideale sarebbe la distribuzione sia di acqua sia di energia elettrica in prossimità del loro utilizzo cosa in pratica quasi impossibile.

    Volendo concludere questo lungo pipone alzo bandiera bianca perché stabilire cosa è meglio fare o non fare da qualsiasi parte lo si voglia vedere è un guazzabuglio inestricabile.

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