
Sul versante di Valtournenche, il Cervino non era solo identificato con tale oronimo o con quello vernacolare di Gran Becca, ma anche – seppur in forma indiretta – con il nome “Tor”, un termine di origine prelatina e di genere maschile che dunque non c’entrerebbe con l’origine dell’attuale termine “torre” (turris, sostantivo femminile) il quale spesso, nell’oronomastica, indica cime montuose particolarmente slanciate e affusolate. Tor indica genericamente “il monte”, così designato dai montanari in maniera del tutto utilitaristica al mero fine di distinguerlo dagli altri luoghi frequentati dacché di maggior utilità – un po’ come per Gran Becca, nel principio – ma l’abate Joseph-Marie Henry, uno degli ultimi preti-alpinisti-scienziati valdostani, in un articolo del 1938 scrive che
«Il Tor per eccellenza è il Cervino, quello che ha dato il nome a tutta la valle posta ai suoi piedi: Vallée du Tor, Vallis Tornina, Vallis Tornaca, Valtournenche. […] La prima attestazione della parola Tor compare in questa valle all’uscita dalle tenebre, dopo l’anno mille, e si tratta di Tornion.»
così pure rivelandoci la probabile origine del nome della valle, che in effetti fino alla metà del XX secolo veniva chiamata Valtorenche con un riferimento più diretto ed evidente al termine “tor” e alle sue derivazioni locali. D’altro canto bisogna ricordare che un tempo l’alta Valtournenche veniva raggiunta non dal fondovalle, ove corre l’itinerario stradale attuale, ma dal Col de Saint-Pantaléon/Colle di San Pantaleone, in destra idrografica, e appena superato il valico per scendere verso Torgnon il Cervino appariva improvvisamente di fronte ai viandanti dell’epoca in tutta la sua gigantesca maestosità, destando sicuramente una grande emozione e così giustificando la denominazione di Tor ovvero di “monte per eccellenza” per tutta quella parte di territorio valdostano.
(È un estratto dal testo dell’intervento che ho tenuto nell’estate 2020 a Valtournenche intitolato Valtournenche, Breuil, Cervinia, Cervino, Gran Becca: i nomi dei luoghi raccontano la loro storia, nell’ambito dell’edizione 2020 di Sentieri d’Autore ai piedi del Cervino, la rassegna organizzata a Breuil Cervinia-Valtournenche dall’Officina Culturale Alpes con il patrocinio del Comune di Valtournenche e del Consorzio Cervino Ski Paradise. Lo trovate anche raccontato in maniera completa dallo scrivente in questo video della serie “Cervino’s Tales” sul canale YouTube di Cervino Tourism Management.)