Credo che se noi essere umani riusciremo a conservare la capacità di ridere – di noi stessi, degli altri ovvero di far ridere, in senso umoristico arguto e non in modo sarcastico e amaro – qualche possibilità di salvezza, come genere, l’avremo ancora. Esattamente come chi manifesta senso dell’umorismo, e riesce a non prendersi mai troppo sul serio, se la caverà sempre: espandete questa singola virtù a più individui possibile e, appunto, si genererà un salvagente ben più prezioso ed efficace di tanti altri, per noi tutti. Che di contro, come si sa, sarà invece funzionale vanga per “scavare fosse” e “seppellire” (metaforicamente, ovvio) chi non vorrà essere tanto virtuoso.
Altrimenti no, penso proprio che non ci salveremo. Sia la fine tra un anno, un secolo, un millennio o domani mattina, saremo tristemente spacciati: allora sì che non ci sarà più nulla da ridere, anche perché sarà troppo tardi farlo.
P.S.: e se magari volete affinare la personale virtù di saper ridere, provate a leggere questo libro. Credo vi potrà essere utile.
Ridere è una delle cose più belle di questa vita qua.
Stiamo benissimo quando ridiamo, i problemi si dimenticano un po’ e l’animo si alleggerisce.
E’ vero. Ridiamo!😊😊😊😊😊
Va bene anche una barzelletta?
insomma leggendo il libro saremmo sepolti di risate. Che bella morte col sorriso sulle labbra.