I bermudesi sperano di poter presto comunicare telegraficamente con il resto del mondo. ma anche quando possiederanno questa maledizione il loro rimarrà un paese magnifico per le vacanze, perché vi sono incantevoli isolette sparse nella laguna dove si potrà sempre vivere senz’essere disturbati. Il fattorino del telegrafo dovrebbe venirci in barca, e non sarebbe difficile ammazzarlo mentre approda.
(Mark Twain, Appunti sparsi su una gita di piacere, Passigli Editori Firenze, 1992, p.78-79)
Insomma, il sagacissimo Mark Twain, nel dire delle Isole Bermuda non ancora collegate al mondo dal telegrafo – allora il massimo della connettività possibile – aveva già inteso che, per una terra genuina come quella, poter collegarsi col resto del pianeta sarebbe stata una maledizione.
Beh, sarei veramente curioso di sapere cosa direbbe oggi, nell’era del web, della connettività totale e perpetua, nella quale chi in rete non c’è viene guardato peggio che un Neanderthal…
Ma (al di là che il web sia una cosa meravigliosa, quando ben utilizzata) chi sono poi, alla fine, i veri trogloditi?
P.S.: qui potete leggere la personale recensione del testo da cui la citazione è tratta.
Non riesco a mettere ” mi piace ” sulla recensione dei due volumetti, ma volevo dirti che l’ho apprezzata e, avendomi incuriosita, cercherò di reperirli per leggerli. Grazie, sempre molto interessante ciò che scrivi.
Grazie di cuore!
Sono molto contento e onorato di averti incuriosita: ora mi auguro, se riuscirai a trovare quei due libretti, che effettivamente ti divertano e non ti deludano!
Grazie ancora, è sempre un piacere ricevere i tuoi commenti. 🙂
Luca
Il piacere è mio di leggerti e commentarti. Grazie a te 🙂