Sono sincero e non dovete averne a male – sarà che a invecchiare ci si inacidisce, ecco, ma ad avere a che fare con certi “scrittori” emergenti – e scrivo “certi” ovvero non tutti ma ho la netta impressione che il numero sia comunque in costante aumento (nonché, noterete, scrivo pure “scrittori” virgolettato, eh!) – sempre più mi sorgono non troppo vaghe aspirazioni al bombardamento delle tipografie ovvero – metodo alternativo – a risolute deportazioni di massa (vedi sopra) verso spaventose miniere di carbone dell’estremo oriente russo ove, nelle rare pause tra un turno e l’altro a 1000 metri di profondità, si venga forzati a leggere i grandi classici letterari.
Peraltro devo ammettere che poi una volta mi passavano, tali inopinate aspirazioni.
😂
😉
😂😂😂
Ci sono alcuni invece che trovo molto piu bravi dei grandi contemporanei letti so x moda…
Su altri ti do assoluta ragione!
Certamente, ovvio che il mio ragionamento non è così assolutista. Sul tema potremmo aprire un’altra sconfinata dissertazione, quella sulla meritocrazia letteraria – dissertazione potenzialmente paradossale (un testo letterario brutto è brutto, punto: non dovrebbe/potrebbe essere pubblicato) e invece purtroppo necessaria, e sempre più.
Grazie dei tuoi mirabili interventi, Alessia! 🙂 😉
Infatti il.discorso è lung o e articolato… peccato che chi sia bravo davvero a volte rimane nell’ombra…
Bah!
Buona giornata!