
C’è un architetto di Lima, in Perù, Karina Puente, che sta portando avanti un progetto artistico-letterario piuttosto ambizioso, soprattutto in senso “visionario”: realizzare delle illustrazioni per ciascuna delle 55 città descritte da Italo Calvino nel suo capolavoro Le Città invisibili.

Dice Puente (traggo le sue parole da qui): “Ogni disegno scaturisce da un processo concettuale e alcune richiedono più tempo di altre. […] Non sono semplici disegni, utilizzo diversi tipi di carta e disegno su ciascuno di essi prima di ritagliarli col taglierino. Ogni illustrazione è composta da diversi strati di carta ritagliati e incollati.”

C’è la suggestione di illustrazioni certamente intriganti per nella loro apparente semplicità (ma può essere realmente semplice ciò che si prefigga di rendere “visibile” un romanzo così fuori dagli schemi?), insomma, e ancor più c’è la conferma di come Le Città invisibili sia uno dei libri più affascinanti, magnetici e ispiranti della letteratura moderno-contemporanea, una creazione letteraria e culturale fuori dallo spazio – come effettivamente lo sono, le 55 città descritte – tanto quanto dal tempo nonché, ancora oggi, da qualsiasi ordinarietà. Doti proprie di un autentico capolavoro, senza dubbio, che non smetterà di suggestionare innumerevoli future generazioni: perché in fondo, anche se Karina Puente ci offre una (sua) visione delle 55 città calviniane, la loro verità continua a sfuggire a chiunque.

Cliccate sulle immagini per visitare il sito web del progetto di Karina Puente.