
Nessuno che non sia un grande scultore o pittore può essere architetto. Se non è uno scultore o un pittore, può essere solo un costruttore.
[John Ruskin, Lectures on Architecture and Painting, Edimburgo, 1853.]
Per inciso – e non casualmente, a mio modo di vedere – Ruskin, che fu una figura di intellettuale a dir poco poliedrica, girovagò a lungo per le Alpi (ne parla questo bel libro) che definì «Le cattedrali della Terra», frase divenuta celeberrima insieme ad altre sulle quali ha preso forma buona parte dell’immaginario estetico montano odierno. Come a dire, riguardo le montagne, che sono le più maestose, raffinate e sacre architetture del pianeta, le quali d’altro canto nella loro imponenza conservano innumerevoli piccoli angoli ove l’arte naturale – che è al contempo architettura, scultura, pittura – ha creato altrettanti capolavori. Rispetto ai quali l’uomo, nella maggioranza dei casi (nella foto lì sopra c’è una buona eccezione al riguardo), si dimostra solo un costruttore e nemmeno dei più abili. Ecco.
