La Rocca di Cavour è una collina alta 462 m che si trova nei pressi di Cavour, in Piemonte. Si tratta di un “Monadnock“, ovvero della vetta di una montagna alpina completamente circondata dai sedimenti alluvionali della pianura cicrostante – lo si evince bene nella foto qui sopra – dal cui livello si innalza con una prominenza di 162 metri; ospita incisioni rupestri e i ruderi di un castello di probabile origine medievale. Per le sue peculiari caratteristiche naturali e ambientali, la Rocca di Cavour è protetta nell’ambito della “Riserva naturale speciale Rocca di Cavour” oltre che dal Sito di interesse comunitario (SIC) “Rocca di Cavour” (IT1110001).
Ecco: sulla Rocca di Cavour è stata piazzata l’ennesima panchinona gigante, o “big bench”. Lo denuncia Carlo Alberto Pinelli, Presidente onorario di Mountain Wilderness International e figura fondamentale della tutela ambientale a livello internazionale, attraverso il sempre ottimo sito Mountcity.it in un articolo del 1 settembre scorso. Eccola qui sotto:
Be’, stavolta non la faccio tanto lunga: chiunque creda che una panchinona – gialla e rossa, per giunta – piazzata in un luogo come la Rocca sia “bella”, dagli amministratori pubblici che l’hanno promossa e se ne vantano in giù, temo manifesti serissime carenze culturali, civiche e morali, quasi a livello patologico. Punto.
Ma lasciatemi aggiungere un’evidenza ormai del tutto lampante: il “fenomeno” delle panchine giganti, dall’iniziale suggestiva curiosità che poteva rappresentare è rapidamente diventata una manifestazione di cattivo gusto culturale fino ad assumere sempre più i contorni di un autentico danno ambientale, per di più spesso perpetrato in barba a regolamenti e normative di tutela del paesaggio.
Va bene così? Andiamo avanti in questo modo?