
La prima neve che cade sui monti – a quote ordinarie, intendo dire, quella che colora di bianco un’ampia fascia dell’orizzonte e del paesaggio quotidiani, poco sopra casa e anche se solo per poche ore – è una di quelle poche cose che, a me, non solo infonde una deliziosa contentezza ma che, per così dire, mi fa sperare in qualcosa di bello. Fa niente non capire cosa, basta percepire la gradevole sensazione e basta non star lì a indagarla troppo, almeno per quel momento: avvertirla, viverla, goderla e amen.
P.S.: c’è un altro post qui nel blog che ha lo stesso titolo, nel quale ho trattato lo stesso tema in altro modo. Lo leggete qui.