
La prima forma di ignoranza – oppure, se non proprio la prima in assoluto, una delle prime e certamente tra le più grandi – è quella di non saper ascoltare.
Ma a non saper ascoltare si finisce per voler solo parlare, e a parlare senza ascoltare si finisce per dire cose futili e stupide, perché se non si ascolta non si impara nulla. Non solo: si perde pure la capacità di comprendere ciò che si potrebbe ascoltare e, alla lunga, di comprendersi l’un l’altro.
Parlate meno, ascoltate di più, e vedrete quante delle parole che udirete vi appariranno totalmente inutili! Così imparerete pure ad affinare meglio le vostre, quando deciderete di proferirle, e ascoltarvi sarà oltremodo interessante e piacevole.
-mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.-.
[Oscar Wilde]
Da diversi anni lo uso come mantra, onde evitare di avvelenarmi, più del consentito. Certe persone non vogliono ascoltare, e, a quel punto, ben poco si può fare.
Ottimo e salutare mantra, Mara! Anche se non risolve il dramma della natura pandemica dell’idiozia. Una buona (e ovvia) soluzione è la massima diffusione della cultura: ma se l’idiota non ne vuol sapere di acculturarsi, e se appunto l’idiozia ha la tendenza ad espandersi come un virus, che facciamo?
(Ovvero: quando li finisci i collaudi di quell’astronave che stavi progettando? 😀 😉 )
Io ancora ci provo a spiegare delle cose, ovvie, a delle persone. Il risultato è talmente deludente da farmi perdere la fiducia nell’essere umano, poi, però, trovi qualcuno con cui discutere e vedo che finalmente non sei solo, e allora ti ricarichi e sei pronta a prendere di nuovo in mano le redini della questione, e tentare di far capire al prossimo che la cultura è l’unica ancora di salvezza.
Vero, Mara. Va così anche per me, tra scoramenti misantropici e speranze filantropiche. Ma la solidità delle proprie convinzioni, e la certezza che non si finisce mai di imparare, mi fa usare il vecchio metodo bakuniniano e andare avanti per la mia strada che è, come dici bene tu, quella della cultura. Strada unica e unicamente salvifica, dunque ineluttabile.