“Ghiaccio Sottile”, il miglior podcast green d’Italia

Con gran gioia mi unisco al già numeroso coro di felicitazioni e complimenti che sta celebrando la vittoria nell’edizione 2024 dell’Italian Podcast Award per la categoria “green” di Ghiaccio Sottile e dei suoi autori, Davide Sapienza e Lorenzo Pavolini, con la produzione di Rai Play Sound. Premio meritatissimo che va nelle mani di due persone di inestimabile valore le cui doti, competenze, conoscenze, sensibilità visioni, si colgono benissimo nelle puntate del podcast al quale hanno conferito un pregio troppo grande da non poter essere riconosciuto dalla giuria del Premio. Ascoltatelo, se non l‘avete ancora fatto, e ve ne renderete conto anche voi: https://www.raiplaysound.it/programmi/ghiacciosottile.

Sono molto contento anche per i tanti amici che hanno contribuito alla bellezza e al valore (nonché al successo) di Ghiaccio Sottile, come Anna Bonettini, direttrice scientifica del podcast, Francesco Garolfi che ha composto la colonna sonora, Michele Comi, Enrico Camanni, Franco Michieli, i membri del Servizio Glaciologico Lombardo, il team dell’Officina Culturale Alpes e di Articon (e congratulazioni anche agli altri che non conosco personalmente). Per di più, come sottolinea Davide, le congiunzioni astrali del momento o, se preferite, quelle coincidenze che risultano affascinanti perché di primo acchito “coincidenze” non lo sembrano affatto, vogliono che la vittoria di un podcast che ha assunto il territorio dell’Adamello, con i suoi vasti ma sofferenti ghiacciai, come luogo referenziale e simbolico, sia arrivata pochi giorni prima che cominci Nei Sentieri Selvatici, la rassegna di cammini geopoetici curata e condotta da Davide proprio sui monti dell’Adamello.

Insomma, è un viaggio che continua per il quale ogni meta raggiunta è un nuovo punto di partenza, e nel quale, come diceva Fernando Pessoa, il viaggio è i viaggiatori che lo stanno percorrendo: insieme a Davide Sapienza, a Lorenzo Pavolini e a chiunque altro si metta nelle loro tracce.

“Nei Sentieri Selvatici” e più spettacolari dell’Adamello, prossimamente

[La sommità dell’Adamello, 3539 m. Foto ©Mauro Speziari.]
Il Parco dell’Adamello è senza dubbio tra le aree protette più belle e importanti delle Alpi italiane, comprendendo nel proprio territorio la raggiera di vallate che hanno origine dal versante lombardo della calotta del Ghiacciaio dell’Adamello, il più grande d’Italia.

È un territorio ricco di meravigliose peculiarità, a volte poco conosciute, attraverso le quali la natura alpina si manifesta all’ennesima potenza, così come nel tempo si è manifestata una relazione umana altrettanto peculiare (nel bene e nel male) con queste montagne dalla quale scaturiscono innumerevoli narrazioni di grande fascino e suggestione.

In un contesto del genere, così potentemente alpino, sono ben lieto di darvi notizia del prossimo inizio di “Nei Sentieri Selvatici”, una rassegna di cammini geopoetici che il Parco Adamello ha organizzato e ideato insieme all’autore Davide Sapienza proprio per valorizzare il legame tra geografia e poetica nell’ambiente alpino del Parco e della Riserva della Biosfera Valle Camonica-Alto Sebino. E posso asserire con certezza assoluta che non c’è persona, autore, guida, nume migliore di Davide per andare alla scoperta e alla conoscenza del territorio camuno.

La rassegna propone cinque appuntamenti, tra luglio e ottobre: sarà ufficialmente presentata martedì prossimo 2 luglio, alle ore 14.30, nella Sala Cemmi presso la sede della Comunità Montana di Valle Camonica, in Piazza Tassar, 3 a Breno.

Invece il primo appuntamento è fissato per sabato 13 luglio 2024 e s’intitola 𝗘𝘀𝗽𝗹𝗼𝗿𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗻 𝗩𝗮𝗹 𝗦𝗮𝗹𝗮𝗿𝗻𝗼, una delle più emblematiche vallate della zona, che nel Novecento ha conosciuto il più forte sviluppo dell’industria idroelettrica (insieme alla Val d’Avio) ma che offre molti altri spunti esplorativi importanti. Non a caso qui già nel 1883 sorse uno dei primi rifugi del versante camuno dell’Adamello, il Rifugio Val di Salarno, sostituito nel 1908 da un più moderno rifugio dedicato a una figura chiave della storia camuna, l’avvocato Paolo Prudenzini, che tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi anni del Ventesimo Secolo esplorò profondamente il Gruppo Adamello. Sulle sue tracce, e con la guida preziosa di Davide Sapienza, i partecipanti potranno respirare la “poetica” di chi scorse nella montagna un orizzonte comune e tutt’oggi ineludibile.

[Veduta della Val Salarno dall’alto del passo omonimo, 3158 m. Foto di SPIW, opera propria, CC BY-SA 4.0, fonte commons.wikimedia.org.]
I posti sono limitati, l’iscrizione è possibile qui: https://bit.ly/EsplorandoInValSalarno. L’invito che vi sottopongo per parteciparvi è caloroso, e non solo per il periodo estivo in corso!

“Nei Sentieri Selvatici” è una iniziativa della Comunità Montana Valle Camonica (Parco Adamello + Riserva della Biosfera Valle Camonica-Alto Sebino) con l’Officina Culturale Alpes (alla quale mi onoro di fare parte), il che è garanzia di qualità e fascino assoluti.

P.S.: e chi volesse scoprire perché l’Adamello si chiama così, dia una letta a questo mio articolo di qualche tempo fa.