Auguri, merdaccia! Fantozzi, il miglior saggio italiano di antropologia sociale, compie 40 anni

Fantozzi_Corazzata_kotiomkinUn blog come questo, che vorrebbe occuparsi di cultura sperando di farlo nel miglior modo possibile (ovvero nel modo meno peggiore), non può non celebrare l’anniversario dei 40 anni dalla prima uscita di uno dei più articolati e approfonditi saggi di antropologia sociale (in forma cinematografica) mai realizzati, in Italia: Fantozzi! Il cui primo film della serie, appunto, uscì proprio il 27 marzo 1975. Un capolavoro assoluto, che ancora oggi molti ritengono solo un film comico-demenziale più o meno divertente quando invece è, ribadisco, una delle migliori e più argute analisi della società moderna-contemporanea nazionale, delle sue devianze e del suo protagonista assoluto: l’italiano medio. Purtroppo evolutosi in questi 4 decenni fino a forme spesso ben peggiori e, dacché tali, assai meno divertenti del ragioniere originale.
Insomma: Ugo Fantozzi – anzi, Fantozzi rag. Ugo santo (laico) subito! Che tanto qualcuno al di sopra che ci assoggetterà ai suoi biechi voleri ci sarà sempre, in questa fantozziana Italietta…

Era il Mega Direttore Galattico in persona, colui che nessun impiegato al mondo era mai riuscito soltanto a vedere. Correva anzi voce che non esistesse neppure, che non fosse un uomo, ma solo un’entità astratta.

P.S.: un paio di approfondimenti sul tema. Uno, Diventare Fantozzi, di Claudio Giunta, tratto da Una sterminata domenica. Saggi sul paese che amo, Il Mulino, 2013. Due, Fantozzi, una maschera italiana, saggio di Fabrizio Buratto uscito nel 2003 per Lindau – lo trovate facilmente sul web.