Carlo Viano. Forme volumi trame

C’è una bella mostra in corso al Museo Nazionale della Montagna di Torino: Carlo Viano. Forme volumi trame, dedicata all’originale produzione figurativa iperrealista con la quale l’architetto torinese ha ritratto le montagne alpine.

Come si legge nella presentazione della mostra, «Muovendo dal fascino per le cartografie alpine e le rilevazioni scientifiche realizzate nella seconda metà dell’Ottocento da Eugene Viollet-Le-Duc, Viano ha elaborato una ricerca del tutto personale, in cui i riferimenti al metodo architettonico si fondono con la ritrattistica di paesaggio. La specificità del suo lavoro risiede tuttavia nel metodo: Viano “fotografa” la montagna, e la materia minerale di cui è fatta, rappresentandola mediante una tecnica di carattere iperrealistico. Il dato fotografico è punto di partenza e guida affidabile per una ricerca sulla forma, mediante la quale Viano dà vita a un processo di conoscenza minuzioso del paesaggio. I dipinti prendono vita su carta da acquerello, supporto sul quale Viano riproduce la grammatica della carta millimetrata, che diventa elemento tecnico al contempo strumentale e strutturale per le rappresentazioni  di montagne, ghiacciai e materia minerale.»

Le opere di Viano, così minuziose, sembrano quasi immagini a corredo di studi e report scientifici, dando l’impressione di, leggo ancora nella presentazione della mostra, «Una montagna “sorvegliata speciale”, oggi più che mai oggetto di misurazioni scrupolose e osservazioni costanti», tuttavia la natura pienamente artistica delle sue opere e la rappresentazione della bellezza del paesaggio alpino fa di esse una sorta di profondo e appassionato atto di sensibilità verso le montagne, colte da uno sguardo che nella meticolosità della raffigurazione sembra voler tentare di cogliere tutto ciò che le montagne sanno offrire all’occhio più attento, caratteristica che denota uno spirito parimenti attento e sensibile.

La mostra è aperta fino al 15 maggio prossimo: cliccate sull’immagine in testa al post per saperne di più. Se siete in zona, secondo me una visita la merita, senza contare tutto il resto di interessante e affascinante che il Museo Nazionale della Montagna sa offrire ai suoi visitatori.

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