È stato veramente bello, ieri sera a Lecco, assistere alla prima di Mirella Tenderini. D’arte e di montagna, il docufilm realizzato da Paola Nessi e dedicato a una figura semplicemente meravigliosa, sotto ogni punto di vista, la cui vita – come proprio la regista ha affermato durante la serata – è così affascinante da non poter non essere raccontata. Paola Nessi l’ha fatto da par suo, con quella sensibilità e quella cura per i personaggi narrati, oltre che con la sua capacità artistica, con cui ha intessuto un racconto vividissimo e emozionante da “leggere” sfogliando con gli occhi e col cuore “pagine” che sono i fotogrammi (se ancora si può usare questo termine) del film, ciascuno dei quali per quel racconto rappresenta un brano intrigante e evocativo.
Poi, certo, Paola aveva a che fare con una persona, una donna, un personaggio talmente affascinante e così importante per ogni ambito nel quale è stata presente – la montagna in primis ma non solo – che, appunto, c’era solo da trovare il modo migliore per raccontarlo e per fissare nelle immagini e nell’audio l’esperienza profonda di una vita rara come quella di Mirella Tenderini, alla quale deve andare l’ammirazione costante e la gratitudine massima di chiunque abbia avuto la gran fortuna di conoscerla, di leggere i suoi libri, di ascoltarla nelle sue conferenze o anche solo di incrociare il suo volto sempre sorridente, così in grado di infondere fiducia, cordialità, affetto, valore umano.
Serata indimenticabile, insomma, da tenersi perennemente a mente e nel cuore.
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