Ammetto la mia terribile ignoranza: non la conoscevo, la Write and Roll Society, prima che Historica (numerosi ceri votivi ad essa, dunque) pubblicasse il libro-raccolta (che però nell’aspetto pare un magazine) delle migliori interviste realizzate dalla nascita della Società, avvenuta nel Febbraio 2014.
Sì, perché “l’ultimo barlume di lucidità prima del grande Nero” – come si autodefinisce, fa e pubblica (anche) interviste. Ma dimenticatevi le solite artificiose cantilene da botta-risposta-apatia immediata che trovate su tanti altri media, perché i ragazzi della WRS vanno a cercare sia grandi e celebrati personaggi che contemporaneo fenomeni (più o meno) da baraccone che, chissà per quale disgrazia, raggiungono la notorietà, magari effimera ma tale, e li tempestano di domande ostiche, sovente scomode, spesso assurde, invitando gli intervistati ad essere sinceri e aperti nelle risposte come mai prima.
Da James Ellroy (intervista che apre la raccolta e che, francamente, mi sembra la meno riuscita, o la più banalotta) ai fenomeni trash Andrea Diprè e Leone di Lernia, passando per Chef Rubio, Pierpaolo Capovilla, Gian Paolo Serino (un grande! – si veda anche qui), Emiliano Ponzi, Umberto Smaila, fino a una impossibile eppure del tutto autentica “intervista” a Charles Bukowski.
Insomma: un libro in primis divertentissimo oltre che curioso, interessante, intrigante, persino sconcertante a volte (e con foto consone), che ha il pregio di rivelare, in molti casi ovvero quando l’intervista sia ben riuscita, veramente il meglio e il peggio di individui che con tutta probabilità in molti conosciamo come ce li fanno conoscere i media “tradizionali” nelle loro macchiette televisive e giornalistiche, ovvero per nulla.
Compratelo qui, il volume, direttamente dal sito di Historica (oppure nei vari eventi dedicati ai libri a cui Historica partecipa in giro per l’Italia) e conoscetela meglio, questa Write and Roll Society. Non fatevi fagocitare definitivamente dal grande Nero!