La “felicità” di non leggere libri. (Tutto torna, già!)

tafazziNiente accade per caso. Tutto torna.

Ultimi dati sulla lettura di libri in Italia: nel 2014 sono uscite dal mercato della lettura quasi 820mila persone, con un saldo negativo del -3,4 per cento. Rispetto al 2013, la percentuale dei lettori è scesa dal 43 al 41,4 per cento. A diffondere i dati è l’Aie, l’Associazione italiana editori, in occasione della presentazione dell’iniziativa #ioleggoperché, che intende promuovere il valore della lettura (vedi qui i dettagli).

Dati di ascolto del Festival di Sanremo: nella prima serata, tra le 21.15 e mezzanotte, ha incollato alla tv 13 milioni 210 mila spettatori (di cui 8 milioni di donne) con share del 49%, e picco raggiunto alle 23.13 con Albano e Romina, 58.56%, quando sul palco i due cantano “Felicità” (vedi qui i dettagli).

In poche parole: oggi, più di un italiano su due non legge nemmeno un libro. E oggi, più di un italiano su due si imbambola (uso un termine molto gentile) davanti alla Tv con Sanremo, ovvero una delle cose più basse e ignobili che vi siano (vedi qui, chi già lo rimarca).

Ribadisco. Niente accade per caso. Tutto torna.

14 pensieri riguardo “La “felicità” di non leggere libri. (Tutto torna, già!)”

    1. Beh, diciamo che ferma restando la sacrosanta libertà di chiunque di fare ciò che vuole, bisogna denotare che moooooolta gente sceglie un po’ troppo spesso di fare le cose più idiote e, appunto, tristi..

      1. Caro Luca allora a questo proposito, rimanendo in tema con il tuo bel post, ne approfitto per farti sapere e farlo sapere a tutti i tuoi lettori, se me lo permetti che la CON-FINE ediz. di Bologna, pare (dico pare!) interessata alla pubblicazione del mio manoscritto dal titolo “NINUCCIA E LE SCARPE DEGLI ANGELI”. Posso invitarti/vi a LEGGERE il primo capitolo, da loro pubblicato, allo scopo di raccogliere impressioni, commenti e idee rispetto all’incipit del romanzo? Lo trovi nella sezione:11 febbraio 2015 in Ho appena finito di leggere…

        Ninuccia-Manoscritto-Fabiana-Schianchi: più sotto c’è una piccola icona con un PDF da aprire e lì è racchiuso il primo capitolo, con la possibilità di lasciare un pensiero. Fammi sapere! Un grazie dal cuore e graziea tutti coloro che vorranno leggere. La lettura è un grande esercizio di vita e di salute, serve ai nostri neuroni per continuare a vivere e a stare ancorati al presente, leggere per cercare di capire e di comprendere ciò che altri hanno voluto dire! Leggere per sentirci più uniti e parte di un unico progetto di vita insieme, con amore e rispetto reciproco! Fabiana

  1. Sarebbe interessante avere un po’ di dettagli però….età media, istruzione. E’ calato l’acquisto, o la lettura? Come fai a dire che è calata la lettura? Bisognerebbe incrociare i dati con quelli delle biblioteche e (SO CHE E’ IMPOSSIBILE) con quelli del download illegale.

    1. Hai ragione. Non è detto che i dati diffusi rappresentino l’effettiva istantanea dello stato della realtà. Tuttavia, a sostegno di essi e di una situazione piuttosto negativa, non si può non considerare lo stato generale della cultura in Italia, con altre situazioni piuttosto critiche – le stesse biblioteche, ad esempio – e un clima socioculturale generale che rende assai improbabile che la gente non compri più libri eppure continui a leggere. Cosa che, peraltro, non troverebbe riscontro in nessun’altra realtà estera paragonabile alla nostra. Insomma, non voglio essere inesorabilmente pessimista, ma personalmente non riesco a non legare i dati continuamente negativi sulla vendita di libri (con tutti gli annessi e connessi) con quanto mi ritrovo intorno, nella nostra società. La quale, ribadisco, è a mio parere drammaticamente orfana delle tante virtù culturali e civiche che la lettura può conferire a chi la pratica con continuità.
      Grazie di cuore del tuo commento, molto stimolante. Proverò a capire se si ritrova qualcosa circa i dati “esterni” alla filiera editoriale ordinaria… Difficile, ma forse qualche informazione c’è. 🙂

      1. Si, credo di essere d’accordo con te, alla fine. Avere dei dati precisi e più approfonditi serve non solo per comprendere le cause del fenomeno, ma anche per cominciare ad avere delle giuste recriminazioni nei confronti delle istituzioni coinvolte.

    2. Gentile Muninn, non ci conosciamo ma potrebbe essere questa l’occasione! Riconosco di essere una pessima lettrice, leggo poco e se prendo un libro in Biblioteca è per puro caso! Leggo soprattutto giornali, quotidiani e riviste. Ma libri veramente pochi. Non per questo nella nostra famiglia teniamo la tele accesa tutto il giorno come fanno gli anziani per avere compagnia in casa. Non tollero le telenovele, odio Sanremo e i finti ricongiungimenti alla Albano & Romina, non sopporto i giochi a premi, finti anche quelli. Almeno cerco di scegliere film e documentari interessanti e sempre di più guardo programmi con interviste a personaggi che hanno qualcosa da comunicarmi. Scelgo, decido, non voglio guardare “la qualunque”. Guardo con consapevolezza e se la tele non offre nulla, leggo il Vangelo o la Bibbia. Leggevo molto di più da ragazzina, ero iscritta al famoso “Club degli Editori”, quello dove mandavi a prendere i libri per corrispondenza. Te lo ricordi? Oggi chi fa la differenza sono i lettori, non gli scrittori che pullulano e nascono come funghi ovunque. Io stessa, pur sapendo che non sono una scrittrice ma scribacchina, ho proposto il mio terzo manoscritto a vari editori. Non pubblicherò mai e poi mai a pagamento, di questo sono certa! Pubblicare un libro per vanità ,per vedermi in una libreria, per vedere il mio nome esposto al mondo non fa per me. Ho scritto una storia strana, complicata, mescolata alla reale storia degli Scarpari di Castrolibero, vediamo che cosa ne esce. Se hai voglia di saperne di più vieni a trovarmi nel mio salotto: gattolona.wordpress.com. Buon sabato pomeriggio a te, fabiana schianchi.

      1. Ognuno è fatto a modo suo, io anche se leggo tanti libri il Festival di Sanremo lo guardo, magari un’ora su quattro serate e svogliatamente, guardo molta televisione e leggo tantissimi articoli su internet, mi piacciono i film e i fumetti, ogni media ha caratteristiche diverse e arricchisce in modo differente. Grazie per il tuo consiglio, passerò!

      2. Buonasera caro Muninn, nel ringraziarti per la tua gentile risposta ti aspetto nel mio salotto per fare conoscenza! Buona ed allegra serata, Fabiana Schianchi.

      3. Davide: caspita, ci mancherebbe! Meno male che ognuno è fatto a modo suo! Peraltro la mia acidità sul tema ( 🙂 )non deve certamente impedire a chiunque di fare ciò che vuole e preferisce fare! Però, vedi, nel tuo commento tu dimostri grande curiosità e attenzione per tante cose di valore, e dici giustamente che ogni media arricchisce in modo differente, se si ha la capacità di recepirne quanto di buono offre e percepire criticamente quanto di negativo propina. Visione critica della realtà, consapevolezza delle verità di essa e delle loro più importanti peculiarità: ciò che tu dimostri di avere, appunto, e che invece trovo – sbaglierò, ma la penso così – sempre meno persone hanno e/o coltivano. Persone che, temo, riducano al minimo l’attività intellettuale per vivere meccanicamente, in base agli impulsi imposti dal sistema.
        E grazie di cuore anche alla meravigliosa Faby… Appena posso e trovo il tempo ti scrivo, eh! 😉

      4. Dio ti benedica Luca! Io attendo sempre e non smetto di sperare, di risentirti presto! A questo proposito ti offro virtualmente (purtroppo!) una fetta di torta di mele fatta nel pomeriggio. E la offro a tutti coloro che ospiti nel tuo salotto e che stanno facendo dei commenti e delle osservazioni veramente belle e costruttive. Complimenti a te, che sai buttare l’amo giusto! Non so se sei riuscito a passare dalla CON-FINE EDIZIONI. Mi hanno pubblicato il primo cap. e credo (credo!) anche la sinossi del libro che vorrei pubblicare dal titolo “NINUCCIA E LE SCARPE DEGLI ANGELI”. Stanno facendo un sondaggio di gradimento o sgradimento( non si dice ovviamente così) per capire se il mio romanzo potrebbe interessare al pubblico. Si tratta di una piccola Casa Editrice di Monghidoro (Bologna) e NON richiedono assolutamente danaro per pubblicare un esordiente! Mi piace molto questa casa editrice, fino ad ora si sono dimsotrati seri e di poche parole. Alla titolare il Romanzo è piaciuto moltissimo! Ora lo sta leggendo il direttore editoriale, poi mi faranno sapere che cosa hanno deciso di fare ed io valuterò attentamente prima di firmare un contratto! Ma non collaborerò mai e poi mai, con coloro che si fanno chiamare editori e chiedono soldi. Voglio e dobbiamo pretendere un’editoria sana, pulita, seria e che dia spazio anche a nomi che non siano i soliti noti conosciuti e parenti di, cognati di, sorella della, amamte di…., cugino del tal deuputato.Anche nomi sconosciuti come il mio, il tuo e altri potrebbero diventare in futuro persone che hanno pubblicato un buon prodotto che interessa al pubblico dei lettori, un prodotto che lasci qualcosa dentro al cuore. Poi forse un giorno potremo dire, io quella persona la conoscevo è una mia amica! ma se non ci danno la possibilità di esprimerci, come si fa a diventare un nome? fermo restando che il libro non sia una panzana o scritto con i piedi invece che con la testa! Un bacione a te!

  2. Certamente non bisogna MAI sentenziare verità (presunte) credendo di possederne l’essenza. Anche perché la situazione è in progress e in costante (e caotica) evoluzione, dunque pure io spero di essere fin troppo pessimista, nelle mie valutazioni. E faccio di tutto, io per primo, per contraddirmi. Dacché poi amo troppo la lettura e gli strumenti che la permettono (libri in primis, ovviamente!) per non far di tutto fin all’ultimo per diffonderli e difenderli. Quanto meno, così, posso credere di fare qualcosa di buono per il mondo che mi circonda, almeno da questo punto di vista… 🙂
    Grazie ancora per le tue così interessanti osservazioni! 🙂

  3. Non sara’ anche che negli ultimi tempi il mercato dei libri si e’ trasformato? Probabilmente e’ diminuito l’acquisto dei libri cartacei ma e’ anche vero che molti preferiscono ebook e e-reader. Io ho tantissimi amici, accaniti lettori, che pero’ ultimamente acquistano ebook, lo trovano piu’ pratico e piu’ economico.
    I tempi cambiano, la societa’ si trasforma, mio figlio ha 9 anni e quando siamo in viaggio legge racconti sull’iPad di suo papa’, e’ sufficiente una connessione internet e puoi avere a disposizione quello che desideri.
    Esistono tanti lettori differenti ed ognuno sceglie il suo “libro”. Io continuo a preferire quello cartaceo, forse perche’ mi piace perdermi tra le sue pagine passando ore di lettura silenziosa e rilassante e forse perche’ mi piace perdermi in libreria, quando ne scelgo uno tra tanti dopo averne spulciato le pagine e letto qualche riga.
    Buonanotte!

    1. Le tue osservazioni nel principio sono sostenibili. Tuttavia il mercato italiano si presenta anomalo anche da questo punto di vista, se dobbiamo dare credito alle numerose statistiche che rivelano come qui la vendita di ebook non stia affatto decollando (vedi qui un articolo sul tema: http://www.key4biz.it/ebook-usa-uk-accelerano-sulle-vendite-italia-dietro-4/). E non penso sia nemmeno una questione di download illegale, dato che non è credibile che la gente non compri più libri di carta e/o ebook per scaricare tutto dal web – senza contare poi le altre statistiche che segnalano il calo generale di persone che leggono. Io temo che, al di là della forma del libro, stiano appunto sempre più drammaticamente diminuendo i lettori, in Italia, e dunque che il problema oltre che editoriale e commerciale, sia – forse soprattutto – socioculturale. Purtroppo, aggiungo, perché se così fosse sarebbe un bruttissimo segnale per l’intera società, non solo per gli editori o i librai…
      Grazie delle tue osservazioni, Mary, sempre brillanti e interessanti! E’ un piacere leggerle! 🙂

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