Dalle stalle alle stelle. La pittura è (quasi) morta, viva la Street Art!

Solo qualche anno fa, a sentir parlare di street art, a parecchia gente veniva il voltastomaco e tanta altra invocava all’istante retate di polizia e processi sommari – beh, anzi, pure di ‘sti tempi non sono pochi quelli convinti che ogni segno lasciato su un muro pubblico debba essere punito con frustate o altro del genere, facendo di tutta l’erba un fascio che, posto un tale atteggiamento, non è solo erboso ma pure altro, simbolicamente.
Ma, domenicali moralisti dell’arte (messa) a parte – quelli che “Duchamp? Certo che lo so! E’ quello che giocava nella Juve!” – oggi bisogna invece decisamente ammettere, o di più, sancire, che la street art è una delle primarie espressioni artistiche contemporanee, con una qualità e una vitalità che la pittura “classica” (in senso tecnico, tanto per dire d’un’arte ritenuta “alta” la quale, salvo rare eccezioni, è creativamente asfittica da generare inesorabili sgomenti, ormai) se le sogna…
Un po’ di esempi presi dal web in giro per il pianeta:

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Dalle stalle più infamanti alle stelle più fulgide, insomma: la via verso il podio più alto e più aureo dell’arte visiva contemporanea è ormai (meritoriamente) luminosa e ben spianata, per gli street artists. Mettete i quadri in cantina, comprate muri! E lasciateli tali, pubblici, che “l’arte non è un’attività elitaria riservata all’apprezzamento di pochi. L’arte è per tutti!” (Keith Haring)

P.S.: visto che l’Italia vanta molti ottimi e apprezzati street artists (e visto che di cose di cui vantarsi, da ‘ste parti, ve ne sono ormai meno che di dita sulle zampe dei camaleonti!) date un occhio a questa pagina di facebook oppure a quest’altra, che presentano e seguono la scena nostrana, e non solo.

7 pensieri riguardo “Dalle stalle alle stelle. La pittura è (quasi) morta, viva la Street Art!”

    1. Giusto, Anna! E come dice Gianni, qui sotto, in fondo non è che un ritorno alle origini. Il futuro d’altronde si costruisce soprattutto sul passato, no? 🙂

  1. Non puoi farmi questo, manco per un mese e guarda un po’ quanto mi perdo, non riusciro’ mai a leggerli tutti prima di Natale. I preparativi fervono in cucina pero’ prometto che torno. E’ sempre un piacere leggerti.

    1. Grazie di cuore, Mari! 🙂
      E’ veramente un piacere anche per me sapere che ogni tanto passi di qui e leggi le mie cose, anzi, visto la persona che sei direi che è una grande fortuna! Dunque, cercherò di pubblicare ancora più cose per farti sentire sempre più in colpa e farti passare di qui più spesso – o almeno quando i fornelli te lo consentiranno! 😉
      E grazie ancora, tanto! 🙂

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