Al netto del titolo forse fin troppo semplicistico dell’articolo qui sopra riportato (cliccateci sopra per leggerlo), è innegabile che il weekend appena trascorso sia stato, almeno in buona parte dell’Italia, spaventosamente estivo pur essendo solo a metà aprile e la primavera astronomica sia cominciata da nemmeno un mese. Per inciso, anche gli sbalzi termici così repentini (pochi giorni fa in montagna nevicava, e nei prossimi giorni si prevede un calo repentino delle temperature) risultano altrettanto anormali e inquietanti.
Dunque chiedo per un amico – anzi, per otto miliardi circa di “amici”: e se il clima della Terra stesse collassando? Se i climatologi stessero sbagliando le previsioni sul cambiamento climatico ma in difetto e le cose a breve andassero peggio rispetto a quanto ordinariamente avvertito? Che facciamo? Siamo pronti a questa ipotesi estrema? A me non pare, visto che non siamo pronti nemmeno per le ipotesi più dolci. Quindi?
Non è un esercizio di catastrofismo, sia chiaro, ma una speculazione del tutto razionale e inevitabile, posta la realtà di fatto. Giusto per non subire l’effetto Titanic, che quando salpò da Southampton tutti a bordo erano assolutamente convinti che nulla avrebbe potuto affondare la nave, figuriamoci uno stupido iceberg alla deriva.
Ecco.
Sì, qualcosa non torna. Il clima è veramente fuori controllo. 29-30° sono troppi ma anche i 17-18° notturni sono fuori norma.
Tra temporali violenti e siccità estrema non va bene per nulla.