Il sonno della ragione genera mostri, e a Selvino genera skidome. La veglia della ragione, invece, nei territori di montagna come Selvino genererebbe vero sviluppo per la comunità e per il territorio a favore di un autentico buon futuro basato sulle peculiarità del luogo, sui reali bisogni socioeconomici dei residenti, su un turismo consono e coerente al territorio, alla sua geografia, al suo ambiente naturale e al suo patrimonio culturale.
Invece qualcuno preferisce dormire e fare sogni bislacchi senza curarsi del fatto che possano trasformarsi in incubi tremendi. Già, chissenefrega della recessione incombente, della crisi energetica, dei costi alle stelle, della transizione ecologica, delle valutazioni di impatto ambientale previste dalle normative vigenti!
Magari, poi, una cosa come lo skidome potrebbe effettivamente avere un senso. A Milano però o in qualche altra grande città, magari a fianco di qualche mega centro commerciale così da guadagnarsi l’utenza in modo immediato evitando di dover realizzare nuove strade e parcheggi ovvero consumando ancor più suolo naturale, non a Selvino! Piuttosto, quante cose a favore del territorio montano selvinese e dei bisogni primari dei suoi abitanti si potrebbero fare con cinquanta milioni di Euro, che oggi saranno pure il doppio visti i costi suddetti? Ah, scusatemi… dimenticavo: se la ragione dorme, non può dare una risposta a una domanda del genere. Inevitabilmente.
P.S.: dello skidome di Selvino ne scrissi già più di due anni fa, qui. Il tempo passa ma di saggezza non ne viene, a quanto pare.
A Selvino, che è un fazzoletto!