I disonesti

In questa nostra società nella quale così tanti si vantano d’essere e di fare i disonesti, verso gli altri e con se stessi, nelle piccole cose come nelle grandi, civilmente, moralmente, intellettualmente, bisogna sempre più palesare con forza e sbattere in faccia a quelli la propria massima onestà.
Si verrà messi al bando, forse, appunto perché di questi tempi e in certe situazioni il mostrarsi onesti equivale a mostrarsi idioti o tutt’al più sprovveduti ma, nel caso, sarà uno stato di “solitudine” (solo apparente, peraltro) che equivale a una condizione di salvezza. Infatti i disonesti, in quanto tali, non riescono nemmeno a comprendere la realtà dei fatti nella quale stanno, ne rifiutano la visione, fanno finta di nulla – disonesti in primis con se stessi, ribadisco – ed è inevitabile che, prima o poi, ne finiscano per essere travolti, vittime inesorabili della loro stessa disonestà e del conseguente ambiente deviato che si sono costruiti intorno.

Ecco.

E, dal mio punto di vista, è un disonesto anche colui che butta il mozzicone di sigaretta in terra lungo la pubblica via col cestino della spazzatura a pochi metri di distanza, per dire.

(L’immagine in testa al post è tratta da qui.)

2 pensieri riguardo “I disonesti”

  1. post da condividere. L’onesto è visto come uno scemo e il disonesto come uno che sa stare al mondo..
    Però alla fine l’onestà pagherà sempre al contrario degli effimeri successi del disonesto.
    L’esempio? Calza a pennello.

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