Vi faccio una domanda… (una, ma fondamentale!)

bimbi-e-letturaSi disserta sempre e ovunque di lettura, di quanto sia importante leggere, di quanti libri uno legge, di cosa legge…
A me però ora viene da porvi una domanda tanto semplice quanto fondamentale, e con riferimento espressamente personale: ma voi, perché leggete? Ovvero, perché avete cominciato a leggere, perché siete diventati lettori?
Qual è quell’evento o quegli eventi, quella o quelle persone, quel momento, quell’ambiente, circostanza, situazione, occasione, stato di cose o quant’altro che sostanzialmente vi ha reso lettori?
Credo sia parecchio interessante conoscere ciò, e lo è soprattutto se dall’ambito personale la causa o motivazione particolare diventa patrimonio collettivo e dunque potenzialmente virtuoso, cioè contagioso, epidemico o – più in soldoni – motivazionale, forse. Per lo stesso motivo, mi viene da pensare, è importante anche più che analizzare e sapere i motivi per i quali molti non leggono.

Per quanto mi riguarda, credo di essere diventato quel lettore che sono soprattutto grazie a mio nonno materno, che quand’ero molto piccolo – in pratica nel periodo tra la prima infanzia e la scuola elementare ma pure dopo, con modalità differenti – nei pomeriggi in cui mia madre era impegnata sul proprio posto di lavoro, mi teneva a lungo seduto sulle sue gambe, sul divano di casa, con aperto davanti un libro, che sfogliava e mi spiegava – per quanto a quell’età potessi capire, delle sue spiegazioni. Tanto più che non erano libri per l’infanzia ma i testi che il nonno (persona di – suo malgrado – bassa istruzione scolastica ma grandissima cultura) aveva in casa e che rispecchiavano i suoi interessi culturali, dunque soprattutto arte, storia, scienza. Non a caso, così, il primo mio libro di cui ho memoria – e intendo un libro che potessi dire veramente “mio” e che avessi consapevolmente scelto di leggere, intorno ai 5 anni o giù di lì – era una sorta di enciclopedia delle scienze, con le prime pagine occupate da nozioni astronomiche e poi via via da geografia, storia, biologia, tecnologia, eccetera. Ugualmente non a caso, da allora, quando genitori e parenti mi chiedevano cosa volessi come regalo alle varie feste, certo tra i desideri c’erano biciclette, macchinine o costruzioni ma i libri non mancavano mai. D’altronde era cosa parecchio gradita, questa, dai suddetti genitori e parenti, che in caso di dubbio sapevano sempre come andare sul sicuro coi regali da farmi!

Ok, questo per quanto mi riguarda. E voi? Come siete diventati lettori, dunque?

10 pensieri riguardo “Vi faccio una domanda… (una, ma fondamentale!)”

  1. Io ricordo che mia madre mi comprò l’enciclopedia delle favole illustrate, che ho tuttora, e da lì iniziò la mia passione sia per la lettura che per il disegno perché ricopiavo, nel tempo libero, le immagini più belle delle fiabe che preferivo. 🙂

    1. Grande Faby! 🙂
      Grazie della tua testimonianza! Sai, che in effetti, è interessante anche ciò che, indirettamente, noti, ovvero come le prime letture possano determinare non solo l’abitudine a leggere libri ma pure possano indirizzare la creatività verso certi ambiti nonché, chissà, forse pure il carattere e lo spirito di una persona. Ovvero, mi chiedo: è una cosa ovvia come verrebbe da credere, questa, oppure no?

      1. Sai, credo proprio che si venga influenzati da ciò che si vede, si ascolta e poi si legge da piccoli: una specie di imprinting. Poi ci si può discostare per un periodo più o meno lungo ma secondo me una traccia rimane sempre.
        Il mio vicino di casa aveva l’enciclopedia “Conoscere” (noi ne avevamo una più per grandi) e ricordo che quando andavo da lui mi ci perdevo a guardare e a leggere. Rimanevo affascinata da quel modo di proporre gli argomenti con tante figure e parole a misura di bambino. Ecco questo credo che mi abbia formato molto. Ed è per questo che sono convinta che bisogna essere molto attenti alle letture (cosi come per i giochi) da mettere in mano ai bambini perché possono essere una miccia: di una bomba o di un fuoco d’artificio poi dipende appunto da noi.

  2. Beh, tu avevi il nonno…io avevo mio padre che mi leggeva Mondo Piccolo, che usavo anche quale libro di lettura durante le vacanze. Anche se, a dire il vero, ho iniziato a leggere da sola con i giornalini di tOpOlinO del bambino dell’appartamento a fianco al nostro (e la lettera O mi affascinava…poi sono venute tutte le altre).

    1. Aahahah, dunque confessi i furti ai danni del tuo vicino, eh?
      Ciao, Ombra! 🙂
      Beh, è vero: pure i fumetti sono stati fondamentali, per tanti, come educatori alla lettura e, soprattutto, alla narrazione di storie, visto poi che Topolino allora presentava sovente racconti a fumetti ben congegnati e intelligenti – e spero lo faccia tuttora!
      Grazie ancora! 😉

  3. Mi sono persa, é passato cosi tanto che non sapevo da quale ricominciare ma visto che la tua domanda mi piace molto ricomincio da qui 🙂
    A casa mia abbiamo sempre avuto una passione per la “cultura”, sono cresciuta tra libri di fiabe, enciclopedie e libri dei mille perché. Il Tesoro della Utet era quella che preferivo, una enciclopedia illustrata con racconti, fiabe, filastrocche e notizie di ogni genere. Ma la vera passione per la lettura é nata quando mia sorella mi regaló “Alice nel paese delle meraviglie”. Quante volte ho immaginato di essere Alice in quel paese delle meraviglie. … I libri sono una compagnia insostituibile come scriveva D.Pennac. Leggere é rilassante, stimolante, capace di darti mille risposte ma lasciarti con altrettante mille domande. Ci sono libri che sanno darti grandi emozioni, altri che non te ne danno assolutamente, possono farti riflettere, farti sognare, sono fonte di arricchimento sotto tutti i punti di vista. Impossibile rinunciare a tutto questo.

    1. MAAAARYYYYYY!!!
      Come stai? Spero benissimo!
      Beh, sai, uno dei vantaggi del perdersi, e quello di poter poi godere del piacere di ritrovarsi! 🙂
      Caspita, hai avuto ottime “prime” letture! Le opere della UTET erano di grande qualità, eppoi pure uno come Carroll quale “maestro di letture”! Complimenti!
      E’ vero, i libri rispondono a tante domande e ne creano ulteriori, e per fortuna che è così! Sanno essere le migliori fonti di risposte e al contempo di curiosità, volontà di conoscenza, di sapere, di capire… In ciò sono ancor più antitetici rispetto alla TV contemporanea, che invece pretende (e fa credere) di rispondere a tutto e invece non solo non fornisce quasi mai alcuna buona risposta, ma aumenta pure la confusione!
      Ho visto che hai “rinnovato” il blog! Bello, molto bello! 🙂

      1. Ciao Lucaaaaa, hai proprio ragione é piacevole ritrovarsi, io sto benissimo grazie e spero anche tu. Mi fa piacere che ti piaccia la nuova veste, ogni tanto bisogna rinnovarsi, come si dice…. l’abitudine puó generare noia 😉
        Un abbraccio e buon weekend

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