Suvvia, caro Maestro! Va bene che è sempre stato un gran mattacchione, ma ora non si metta a giocare a nascondino con la vita, che se finisse che non la trovassimo più, in giro per il mondo dei libri e non solo lì, sarebbe realmente una grande tristezza! Ecco, si ripigli (scusi la terminologia, ma è per capirci al meglio), lei e il posto luminosissimo che le compete nella cultura italiana: deve restarvi ancora a lungo, il più a lungo possibile. D’altro canto ho letto che ha ancora un sacco di cose da realizzare e una volta, ancora qualche anno fa, disse pure che la morte la trova «disdicevole», quindi: che lei faccia così «unn’è muru pi Alcamu», come dicono dalle sue parti. Non è cosa possibile.
Forza, dunque, che ci dobbiamo “rivedere” presto. Assolutamente.
Quando ho appreso la notizia mi son detta d’istinto che io avrei messo la firma per i 93. Poi però ho pensato che mi mancheranno le sue uscite periodiche bimestrali e ho dovuto ammettere di essermi affezionata anch’io a lui, dopo tutti questi anni e nonostante non abbia mai letto un suo libro. Ma chi lo sa, i miei gusti letterari cambiano in continuazione… Gli auguro di farcela, con tutto il mio cuore.
Grazie, Milady, di questo tuo bel pensiero.
Io invece ho letto Camilleri curando di non leggere però nulla della saga di Montalbano, solo gli altri suoi lavori. Che, parere personale, non di rado sono anche migliori della produzione che l’ha reso così apprezzato. Ma, appunto, un autore così, oggi, nel panorama letterario odierno, vale come il diamante più prezioso in un deserto di tante (troppe) pietre.