Parole fondamentali, dal significato certo e prezioso ma, forse, dalla reale cognizione e comprensione vaga, vacua, fallace se non perduta. Definizioni tratte dal vocabolario Treccani che riproduco qui, per generare una riflessione sul loro senso, sulla nostra conoscenza e consapevolezza di esse, sulla loro presenza nel mondo in cui viviamo e nella nostra esistenza quotidiana.
La parola di oggi è:
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Bella utopia, la verità, che mai possiamo seriamente definire assoluta, nemmeno quando determinata da metodi sperimentali i quali, in fondo, scaturiscono dalle nostre conoscenze del momento, ovvero da una convinzione alla quale attribuiamo la massima fiducia (in sostanza, dalla confusione tra “verità” e “veridicità”). Ergo, come sosteneva Nietzsche (“La fede nella verità comincia col dubbio in tutte quelle “verità” finora credute“), è forse proprio il relativismo, paradossalmente, il miglior alleato della verità, ovvero il metodo più efficace per poter realizzare quell’utopia, prima o poi.
lucarota.com 
io caro Luca la cerco da diversi anni, poche volte l’ho trovata e se ho creduto di trovarla, poco dopo mi veniva dimostrato il contrario. Se è pur vero che uno più uno fa due, su altri argomenti o nozioni noi diciamo che è vero solo perchè ce l’hanno trasmesso ed insegnato. Noi, come brave pecorelle lo abbiamo fatto nostro dividendo ciò che è vero da ciò che è falso. il bianco dal nero, i buoni ed i cattivi. Le cose sono relativamente belle, dipende da che occhio le osserva. Buoan giornata e vieni anche tu a trovarmi qualche volta! Fabiana.
La verità? Ne esiste una per ciascuno di noi. Quindi qual’è la verità vera?
Notevole la mia velocità di risposta qui sul blog di ‘sti tempi, vero? -_-
Buongiorno, Orso… Che dire: è vero (!) ciò che scrivi. Ma il fatto che ora quanto hai scritta sia verità per due e non per uno non cambia i termini della questione. E anche se li cambiasse, in realtà non cambierebbe nulla – proprio in base a quanto hai efficacemente denotato.
Nessuno è il depositario della verità, ammesso che esista.