
Invece, bisogna cominciare a togliere cose dal paesaggio esteriore e aggiungerne a quello interiore, dentro di noi: aggiungere curiosità, attenzione, conoscenza, consapevolezza. Solo così si può realmente e pienamente godere di ciò che la montagna sa donare a chi la visita, tanto a chi vi salga solo per qualche ora di relax quanto a chi desideri conoscerla più approfonditamente e, magari, restarci a lungo.
Paesaggio esteriore e paesaggio interiore sono sempre in relazione, anche nel turista più svagato: se nel primo ci si piazzano cose insulse, degradanti, inutili, anche nel secondo si addensano le stesse cose, inevitabilmente. E il danno che risulta è triplo: per la montagna, per chi la frequenta e non di meno per chi la abita.
Ciao Luca,
tanto per aggiungere al paesaggio esteriore, ho letto su “Ilfattoquotidiano.it” che, terminate le stupefacenti olimpiadi invernali del 2026, riprenderà l’iter per la costruzione della tangenzialina di Bormio attraverso la piana dell’Alute, con buona pace del paesaggio interiore!
Grazie e buona serata.
Simone
Ciao Simone,
in realtà non è che l’iter per la tangenzialina dell’Alute “riprenderà”, ma non si è mai veramente fermato, come invece sosteneva la sindaca di Bormio raccontando una evidente falsità.
Tornerò a scriverne a breve, visto che mi hanno mandato i verbali della seduta al TAR.
Grazie e buona serata a te!