A ogni cambio d’anni mi si ripresenta puntuale un notevole (be’, facciamo finta) dubbio, che altrettanto puntualmente non riesco a dirimere in tal modo conservando uno “status quo” che mi pare tanto obsoleto quanto, appunto, resistente e per certi (miei) versi ineluttabile. Dacché ogni anno, voglio dire, proclamo a me stesso che «ok, dal prossimo anno basta con lo scrivere i pronomi allocutivi coi relativi possessivi e le coniugazioni verbali composte in maiuscolo!» Tu, Voi, Vostro, augurandoLe, scrivendoVi… «Ormai quelli come me che usano ancora queste grafie si contano sulle dita di una mano!» mi ribadisco.
Ma nulla, non mi riesce, passano gli anni e non riesco ad abbandonarle.
Perché mi sembrano sì obsolete ma pure eleganti, in fondo, garbate, raffinate, “d’altri tempi” nel senso più positivo della definizione. Però è pur vero che le cose scritte in quel modo che non riesco a cessare mi somigliano a certe credenze di legno pregiato che è un piacere ammirare ma che nessuno più o quasi si piazzerebbe in casa. Un controsenso pieno di senso ma comunque contro, ecco.
E così il dubbio molesto permane, accidenti!
Dunque chiedo: c’è ancora qualcuno di voi (Voi) lettori di queste mie facezie che usa le suddette forme di cortesia scrittoria? Credete che non siano poi così vetuste, anche nel 2022, oppure pensate che usarle (usarLe) sia ormai come pretendere di girare per le strade contemporanee a bordo di un calesse o, tutt’al più, con una vecchia Topolino? Che ne dite, insomma?
P..S.: per capire meglio la questione dal punto di vista linguistico, potete leggere interessati contributi qui e qui.
Caro Luca devo dirti che questa cortesia di scrivere con la maiuscola i pronomi a cui fai riferimento è rimasta nella mia scrittura solo in quelle poche occasioni particolarmente formali che mi richiedono un certo tipo di scrittura. Ti confesso che negli ultimi anni ho dovuto fare i conti con una sempre maggior “intimità” o superficialità nella scrittura data dal mezzo digitale che porta ad usare il “tu” sempre e comunque.
Quindi continua a scrivere i pronomi con la maiuscola se questo è nelle tue corde.
PS: se la foto del post è tua complimenti perchè credo di non aver mai visto una staedtler usata così tanto 🙂
Mangiaorsi, hai ragione, il “tu” sta diventando imperante ormai ovunque insieme a una maggior confidenza generale, grazie ai social. Però io continuo a fare parecchio fatica ad adattarmici del tutto, e quando lo faccio mi resta sempre l’impressione di aver dimostrato poca cortesia. Ma è una fisima mia, principalmente.
No, la foto non è mia ma sono comunque un notevole consumatore di Staedtler, che uso fino a che sono così piccole da non riuscire più a tenerle tra le dita senza che schizzino via come biglie… In effetti mi piace molto scrivere con le matite! 😁
Concordo sulla sensazione di aver superato un limite quello del tu che per come sono stato cresciuto rimane una forma di rispetto per chiunque sia più vecchio e/o non si conosca. A tutt’oggi faccio molta fatica a passare al tu con qualunque persona non conosca, rimane però il fatto che internet ha livello tutto verso il basso. Sarà un bene?
Se sia un bene non lo so – salvo che per opinioni personali e dunque di poco conto; fatto sta che su tali questione, se ne scaturisca un bene o un male lo si capisce spesso troppo tardi, così che nel primo caso non lo fruisce al meglio e nel secondo tocca cercare di limitare i danni, se possibile.
Non sono più obbligatorie
Ciao Paola!
Sì, ok, ma non è tanto un considerarle o meno un obbligo, quanto proprio una specie di dubbio estetico e morale. Be’, se così posso dire! 😅
Era chiaro, il mio era solo un inciso. Come i titoli di studio, non si scrive più, sui biglietti da visita, dott. ing ecc. , ma solo nome e cognome. Non ho approfondito perchè
Ottima incisora, oltre che bravissima cuoca! 😄😉
grazie 🙂