Oggi avrebbe compiuto 70 anni uno degli individui più divertenti, credo, che siano mai apparsi sulla Terra (è proprio il caso di dire così): Robin Williams. Tra i tanti film di successo che lo hanno consacrato come uno dei più grandi attori di sempre, e al di là di Mork, il personaggio che per quelli della mia generazione è sinonimo di “Robin Williams”, a me è rimasta indelebilmente impressa nella memoria una delle sue formidabili stand-up comedy – credo fosse Robin Williams: Live on Broadway – vista su un canale satellitare TV in lingua originale che, nonostante la mia conoscenza buona ma non così eccelsa della lingua inglese, mi fece letteralmente sbellicare dalle risate dal primo all’ultimo minuto dello show. Un flusso ininterrotto, frenetico, debordante di battute proferite attraverso uno stile unico e irresistibile. Senza dubbio una delle cose più divertenti che abbia mai visto, da parte di un personaggio che sembrava ricolmo solamente di vitalissima energia comica.
Invece no, non era così. Come a volte accade, nell’intimo di persone così divertenti c’è un’oscurità impensabile tanto quanto infausta, ma che mai potrà nemmeno minimamente adombrare la gioiosa e imperitura luminosità che quelle persone hanno acceso e donato in chiunque le abbia pubblicamente conosciute.
P.S.: grazie a “Artribune” per avermi (indirettamente) ricordato questa ricorrenza con la sua rubrica social #fotodelgiorno, che è proprio quella – scattata a San Francisco nel 1998 da Mary Ellen Mark – da me qui ripubblicata.
Non ho mai creduto che Robin Williams si fosse suicidato. Stando alla ricostruzione ufficiale lui avrebbe fissato l’estremità di una cintura alla maniglia di una porta, poi si sarebbe attorcigliato attorno al collo l’altra estremità e infine si sarebbe seduto davanti alla porta stessa, sporgendo il collo in avanti fino a soffocare: un modo decisamente troppo arzigogolato di suicidarsi, e quindi è altamente probabile che si tratti di una messinscena. Detesto quando una persona non del mestiere pretende di saperne di più rispetto ad un professionista, ma in questo caso mi permetto di dire che la polizia non ha riconosciuto una montatura che si vedeva ad occhio nudo.
Ciao Wwayne!
Non conosco i dettagli della morte di R.W., dunque non posso che considerare le tue osservazioni come credibili fino a prova contraria. Come al solito, quando un personaggio pubblico considerabilmente noto muore in circostanze misteriose, la verità – qualsiasi essa sia – non viene mai a galla se non in forme che finiscono per aumentare i dubbi, invece di dissiparli.
Grazie del tuo contributo.
Grazie a te per la risposta! 🙂
Un attore che ha fatto parte della mia infanzia e che ha continuato a sorprendermi con la sua energia e il suo umorismo. Nonostante sia passato molto tempo, mi manca molto.
Hai ragione. E manca così tanto, secondo me, proprio perché in ciò che faceva era pressoché ineguagliabile. Nessuno potrebbe fare ciò che ha fatto come lo faceva lui. Una cosa veramente rara, nella recitazione (comica o meno) di oggi.