Ai caai magher al ghe cor dré töte i mosche.
(“Ai cavalli magri corrono dietro tutte le mosche“, vecchio proverbio bergamasco.)
Che è poi una versione meno “colorita” e più “rurale” del diffuso modo di dire su dove si posino abitualmente le mosche, e che a me di contro pare assai attinente a certe persone (numerose, fin troppo) che inneggiano e adulano cert’altri personaggi pubblici, sovente dell’ambito politico, segnalando in tal modo la vicendevole, riflessa meschinità.
(L’immagine nel post è tratta da qui.)