Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante.

Per la cronaca, la mozione è stata approvata a maggioranza.
Leggo ciò, e subito mi viene in mente un’altra cosa letta qualche tempo, ovvero che in Iran, prima dell’avvento del regime degli Ayatollah, c’erano (tra le altre cose) alcuni tra i migliori musicisti jazz di tutta l’Asia – uno tra tutti il celeberrimo Vigen Derderian. Poi, appunto, vennero gli Ayatollah, e misero al bando – continuando a farlo tuttora – quei mirabili musicisti insieme a tanti altri artisti e intellettuali, perché ritenuti “in contrasto con i loro principi morali e religiosi”.
Verona, Italia, democrazia, libertà. Iran, regime, dittatura, repressione. E identici “principi”, già.
La realtà è che quando una comunità, sia essa uno stato o che altro, decide stoltamente di “scendere” dal corso del tempo e della storia – il quale avanza a prescindere, nel bene e nel male, e sta a chi è “a bordo” mutare l’eventuale male in altrettanto bene – è come se scendesse da un treno in corsa. Si farà del male, inevitabilmente, e la sua stupidità (palesemente dimostrata dal suo gesto) sarà tanto grande che avrà pure il coraggio di dare la colpa al terreno perché “è troppo duro”. Non solo: il corso del tempo e della storia sarà ormai fuggito via e se ne andrà sempre più avanti, relegando quella comunità sempre più indietro rispetto al presente e alla realtà delle cose, nel passato più oscuro e inerte, ovvero più succube e sottomesso. Proprio lì dove i principi morali e religiosi – da sempre imposti dall’alto – sono più importanti della libertà dell’individuo.
Che dire? Tutto da concordare con te. Cambia il luogo ma la sostanza pare la stessa.
Già. La madre dei cretini, oltre a essere perennemente in cinta, ha pure trovato il modo di viaggiare nel tempo e nello spazio, purtroppo! -_-
Ciao NWB, e grazie, come sempre! 🙂