
Ecco dunque Bruno di Bello e le sue immagini digitalmente (s)composte, quasi a rimarcare la non solidità effettiva, per così dire, di certi miti di oggi – Michael Jackson, nel caso dell’opera esposta. Ben più solido, paradossalmente, appare invece il Grendizer di Giorgio Sorti, fotografo capace di donare a certe icone del mondo del fumetto un carisma e un fascino che non è solo generazionale ma diviene iconografico nel senso più pieno del termine. Omar Ronda, presente con 2 opere, non lo conoscevo: i suoi frozen, frutto di collage plastici e all’apparenza kitsch, sono invece assai arguti, e riescono a ben rappresentare quello che in effetti buona parte del mondo contemporaneo è: plastica, ovvero materia duttile, malleabile e conformabile a piacimento oltre che artificiale – proprio come certi miti, no? Carlo Pasini, ovvero l’artista delle puntine da disegno, ricompone con questi oggettini banali alcuni simboli della storia dell’arte recente, generando alla visione un bel dubbio: le migliaia di puntine formano l’immagine dell’opera, o forse la nascondono? Dunque, quei miti raffigurati – Marylin ad esempio, presente in mostra – sono veri, autentici, o sono soltanto maschere? Di Marco Lodola, vero e proprio pop-artista-artigiano, sono presenti alcune delle sue ormai celebri scatole luminose: bellissime a vedersi, trasformano alcune icone moderne e contemporanee in sorta di insegne da ordinario negozio di quartiere, quasi volessero denunciare quanto le stesse si possano vendere – in senso commerciale, intendo – e l’arte di rimando: come sul banco di un alimentari o di una profumeria, appunto! Infine Gian Paolo Tomasi: grande fotografo, altrettanto grande manipolatore di immagini e creatore di realtà parallele, oniriche e profonde, argute e irriverenti. Nella sua arte niente è come sembra, o forse tutto è ciò che realmente è, tale e quale…
Bellissima mostra, divertente e parimenti sagace, lo rimarco, che merita senza dubbio una visita. Cliccate sull’immagine dell’opera di Giorgio Sorti per visitare il sito web di Galleria Elleni e conoscere ogni utile informazione sulla mostra.