
Giuro solennemente che se un bel giorno dovessi trovarmi di fronte e conoscere qualsiasi individuo di qualsivoglia sesso, razza, religione, classe sociale o che altro, il quale abbia coscientemente – ovvero senza costrizione – inviato un sms in risposta all’invito divulgato dallo spot televisivo (inopinatamente tornato in onda da un po’) dal quale è tratto il frame qui sopra, sarà mia cura nonché grande onore e gioia colpire ripetutamente il suddetto individuo con il primo oggetto contundente che troverò alla portata, prestando la massima attenzione a che sia particolarmente solido e impiegandolo con inimitabile costanza e veemenza.
Questo NON perché egli abbia risposto all’invito dello spot – peraltro di una scempiaggine inarrivabile – dacché ognuno è libero di fare ciò che vuole e in qualsiasi modo di dimostrare la propria demenza, seppur ciò comporti una perdita di denaro pseudo-truffaldina e più volte pubblicamente denunciata – ma perché, col farlo, egli abbia dato un senso – ancorché proprio, ma tant’è – al fatto che il gioco per il quale viene richiesta la risposta tramite sms viene definito “cultural quiz”.
Cioè, ribadisco: cultural. Qualcosa di “culturale”. C-u-l-t-u-r-a.
Detto tutto.
Che poi lo spot in questione sia trasmesso su canali nazionali ormai da un paio d’anni, darebbe buonissimo adito ad altre promesse simili a quella sopra espressa e di più vasto raggio d’azione, ma questo è un altro discorso. Anzi, un’altra tragedia. Italiana. Come tanta parte della cultura, quand’essa finisca nelle grinfie di chi ci domina e controlla, e anche se si tratta solo di un piccolo, stupido quiz: ma in certi casi le cose più piccole sono pure le più significative, statene certi.
Viva l’Italia ed i tanti itaglioti che l’abitano. Celestino Colombo.
Viva Celestino che coraggiosamente “resiste” ancora, insieme a pochi altri (forse sempre meno…)!!!
Grazie, Celestino!
Quando lo becchi, dammi una voce, perché dopo la tua vorrei ripassarlo anch’io con oggetto solido (mi dispiacerebbe che si rompesse prima della fine) e doloroso.
Quei poveri … credono che per pochi centesimi (il costo di un sms) sia sufficiente a mettere in tasca una piccola fortuna. E poi diciamo che abbiamo quello che ci meritiamo. Ci mancherebbe che non fosse verità sacrosanta.
Te lo dirò moooolto volentieri! Anche se temo che tali decerebrati neghino, pure quando colti sul fatto… Un po’ come quelli che se gli chiedi “Ma tu guardi Sanremo?” o qualsiasi altra cosa del genere, loro subito: “Io? Noooooooo!” eppoi, audience di 15 milioni di telespettatori. Verrebbe da pensare che nell’idiota contemporaneo una minima parte inconscia sia ancora “sana” e tentasse di reagire, ma nel concreto nulla possa contro il resto dell’individuo, ormai perduto… Anzi no, forse no, sono troppo ottimista. Più facile che non abbiano capito la domanda.
W il Nuovo Orso Bianco! E grazie! 🙂
Come non condividere quello che hai scritto!