Benvenuti nel blog di Luca Rota. Uno che esplora paesaggi e poi scrive. O viceversa.
“Telelavoro”
[Foto di tookapic da Pixabay ]Non so… ma ho l’impressione, e piuttosto vivida, che qualcuno la cui azienda sia chiusa e dunque operi da casa in “telelavoro” intenda quest’espressione con “lavorare da casa davanti alla TV”.
Da certi riscontri che sto avendo, in questi giorni, è anche più di una mera impressione, la mia.
Già.
Dissento. A casa si lavora sodo e con un certo disagio. Quando si fa un lavoro per il quale bisogna portare un certo risultato entro un certo tempo, non si guarda la tv
Fai bene a dissentire, Paola, e a puntualizzare come dovrebbero stare le cose. Infatti io ho scritto “qualcuno”, e un paio di persone in smart working che ho dovuto chiamare per lavoro, e che mi hanno offerta una prova di professionalità ben scarsa, secondo me a casa avevano sì il pc acceso, ma non solo quello (uno sicuramente la TV, e col volume fin troppo alto al punto da poterla sentire nitidamente in sottofondo!)
Dissento. A casa si lavora sodo e con un certo disagio. Quando si fa un lavoro per il quale bisogna portare un certo risultato entro un certo tempo, non si guarda la tv
Fai bene a dissentire, Paola, e a puntualizzare come dovrebbero stare le cose. Infatti io ho scritto “qualcuno”, e un paio di persone in smart working che ho dovuto chiamare per lavoro, e che mi hanno offerta una prova di professionalità ben scarsa, secondo me a casa avevano sì il pc acceso, ma non solo quello (uno sicuramente la TV, e col volume fin troppo alto al punto da poterla sentire nitidamente in sottofondo!)