Erlend Loe, “Saluti e baci da Mixing Part”

cop_saluti-e-baci-da-mixing-partDi sicuro conoscerete e apprezzerete anche voi Mixing Part, vero? D’altro canto è una delle più belle e famose località turistiche delle Alpi, già sede delle Olimpiadi Invernali, di prestigiose gare di sci, di un celeberrimo trampolino di salto, inoltre da lì, con una spettacolare funivia, si può salire fin sulla vetta dello Zugspitze, la più alta vetta della Germania…
Beh, se proprio ritenete di non aver mai sentito un posto pur così famoso con quel nome, in effetti avete ragione, perché in verità si sta parlando di Garmisch-Partenkirchen, la più nota località sciistica della Germania: “Mixing Part” è il modo bizzarro in cui la rinomina il traduttore on line grazie al quale la famiglia dei Telemann da Oslo, Norvegia, prenota la propria casa di vacanza a Garmisch nelle prime pagine di Saluti e baci da Mixing Part, ultimo romanzo pubblicato in Italia (in ordine di tempo) di Erlend Loe, scrittore norvegese tra i più originali – soprattutto stilisticamente – del panorama letterario scandinavo (ovviamente edito da Iperborea nel 2012, con traduzione di Giuliano D’Amico; titolo originale Stille dager i Mixing Part, 1° ed.2009).
In verità è Nina Telemann, amante di tutto ciò che è germanico, a voler andare in vacanza a Garmisch-Partenkirchen/Mixing Part, mentre Bror, il marito, viceversa la Germania la odia, considerandola ancora un covo di nazisti che perseguono gli ebrei e rinchiudono i bambini nei sotterranei delle case…

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Erlend Loe, “Doppler, vita con l’alce”

Chi conosce anche solo minimamente il mondo letterario scandinavo (magari se lo ha fatto seguendo i tanti post che questo blog sta dedicando ad opere di autori nordici) saprà che il principale esponente di questo mondo è certamente Arto Paasilinna, non solo per quantità di copie vendute ma anche per la capacità dimostrata di compendiare nel proprio stile, nella maniera più piena e letterariamente fruttuosa, le principali peculiarità del modo di scrivere scandinavo… Bene, detto ciò, posso ora aggiungere che Erlend Loe, autore di un’altra opera abbastanza nota quale è Naif.Super (seppur la “notorietà” dei libri scandinavi è comunque caratteristica che resta ben compresa nella cerchia comunque ancora “underground” dei suoi lettori, e grazie soprattutto alla meritoria opera della casa editrice Iperborea, per la quale escono quasi tutti i suddetti libri), con questo suo Doppler, vita con l’alce, si è abbastanza paasilinnizzato, pur mantenendo connotati propri di temi e di stile, piuttosto simile a quello ritrovabile nel citato Naif.Super

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