
Un’immagine per molti versi triste, questa volta. Baghdad piange il suo più antico libraio di libri usati: lo chiamavano tutti zio Abu Ali, sopravvissuto a Saddam, all’embargo, all’invasione americana e alla guerra civile. Il Cairo scrive, Beirut pubblica e Baghdad legge, si diceva una volta…
Una volta, già, quando si pensava che il mondo fosse peggiore. In realtà, è il genere umano (ovvero certa parte di esso) che forse non vuole diventare meglio di quanto è stato in passato.
(P.S.: segnalato su facebook da Mirella Tenderini via بغداد – Baghdad facebook news page)